Scandalo Fifa, parla l'ex numero 2 Warner: "Temo per la mia vita, ma racconterò tutto''

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Di Euronews
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Jack Warner è un fiume in piena. Minaccia di rivelare tutti i segreti, l’ex vice-presidente della Fifa libero su cauzione dopo l’arresto, nonostante

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Jack Warner è un fiume in piena. Minaccia di rivelare tutti i segreti, l’ex vice-presidente della Fifa libero su cauzione dopo l’arresto, nonostante abbia paura per la sua vita. Warner ha detto di avere documenti che provano una relazione tra i top manager della Fifa, compreso Blatter, e l’elezione del 2010 in Trinidad e Tobago.

“Ho, come promesso, stilato una lista completa e dettagliata di documenti, compresi assegni ed estratti conto e li ho consegnati in mani diverse e fidate. Tornare indietro non è più possibile. Non esiste una via di ritorno’‘, ha detto in un video a una tv di Trinidad sottolineando che “non coprirà più chi ha cercato di distruggere il Paese”.

Proseguono le indagini sulla corruzione dentro la Fifa per un arco di 24 anni. L’Interpol ha emesso sei “avvisi rossi” ovvero di ricerca internazionale nei confronti di due ex dirigenti del massimo organismo del calcio mondiale e di 4 manager, si tratta di Jack Warner, ex vicepresidente della Fifa e presidente di Concacaf, Nicolás Leoz, che era a capo della federazione calcistica sudafricana. Poi ci sono Alejandro Burzaco, Hugo e Mariano Jinkis, che controllano aziende attive nel marketing sportivo e José Margulies, direttore di un’azienda che si occupava di trasmettere le partite.

In altre parole ai paesi membri dell’Interpol è stato chiesto di arrestarli con l’obiettivo di estradarli nel Paese che li accusa, quindi gli Stati Uniti.

L’accusa riguarda un giro di tangenti per la promozione del calcio e per i diritti televisivi delle partite.

Il mondo del calcio guarda e spera nel dopo Blatter. Per la successione alla federazione mondiale, la sfida potrebbe essere a due, tra il presidente UEFA Michel Platini ed lo sceicco del Kuwait Ahmad Al Fahad Al Sabah.

Nel frattempo usciranno altri dettagli sui pagamenti segreti e illeciti, tangenti che erano diventate il ‘‘modo di fare affari nella Fifa’‘, come ha spiegato il direttore dell’Fbi, James Comey.

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