Scuola gratuita e rilancio dell'imprenditoria: la Repubblica Democratica del Congo prova a ripartire

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Di Serge RombiEuronews
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Il Fondo monetario internazionale ha appena concesso al paese una linea di credito di 1,5 miliardi di dollari. In cambio le autorità hanno promesso l'avvio di un vasto programma di riforme per sviluppare l'imprenditoria e garantire una crescita economica sostenibile

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Nonostante l'impatto del Covid e le difficoltà economiche, la Repubblica Democratica del Congo sta provando ad affrontare le sue sfide economiche e sociali. Il 60% della popolazione ha meno di 20 anni, dato che ne fa uno dei paesi più giovani del mondo. E da un anno e mezzo la scuola primaria è di nuovo gratuita per tutti. Una misura che ha permesso a 4 milioni di bambini di tornare a scuola

Negli ultimi mesi gli istituti hanno dovuto gestire un improvviso afflusso di studenti. Una situazione difficile da gestire, ma i risultati sono stati incoraggianti. "I bambini che rischiavano la vita rimanendo in strada, commettendo qualche sciocchezza, ora sono nelle scuole, stanno imparando - dice Kapata Simba, direttore di una scuola di Kinshasa -. Mentre per quanto riguarda i genitori, non devono più spendere niente per la scuola. Risparmiano un bel po', è un bene per la famiglia.

A Kinshasa Euronews ha incontrato il nuovo primo ministro. Jean-Michel Sama Lukonde Kyenge è entrato in carica 100 giorni fa: sta scommettendo sui giovani per dare nuovo slancio al suo paese. "Abbiamo bisogno di loro - dice Kyenge -. La Repubblica Democratica del Congo è veramente in un momento speciale della sua storia. Con cambiamenti che danno una nuova spinta. Tutto questo ci dà speranza".

Il Fondo monetario internazionale ha appena concesso al paese una linea di credito di un miliardo e mezzo di dollari. In cambio, le autorità hanno promesso l'avvio di un vasto programma di riforme per sviluppare l'imprenditoria e garantire una crescita economica sostenibile.

"Per cominciare renderemo più agevole la creazione di nuove imprese - dice Kynge -. Per riuscirci useremo vari strumenti. Questo significa sicurezza giudiziaria, campo su cui dobbiamo lavorare. E poi incentivi nei settori in cui vorremmo vedere gli investimenti".

Tutto ciò richiederà una diversificazione dell'economia, in particolare nell'agricoltura. Kalaa Mpinga è uno dei più noti investitori congolesi. Attivo inizialmente nel settore minerario, ha investito molto in questo campo e in quello delle fabbriche di olio di palma. Un prodotto di cui beneficiano anche gli abitanti di Kinshasa.

"Venti milioni di abitanti si nutrono principalmente con prodotti agricoli che vengono importati - dice Mpinga -. Ma abbiamo la terra, abbiamo il clima, abbiamo le persone, di certo non ci manca la manodopera".

Trovare investitori a lungo termine, cambiare alcune norme e sviluppare le infrastrutture sono alcune delle sfide principali che attendono il paese. Un altro settore in sviluppo è quello della tecnologia digitale. In più di 6.000 scuole in tutto il paese alunni e insegnanti usano schoolap, un tablet educativo sviluppato da una start-up congolese. Uno strumento che è stato usato soprattutto durante il lockdown.

Il creatore di Schoolap ha vinto diversi premi internazionali per la sua app e ha persino venduto la sua idea alle Seychelles. Una piccola rivoluzione anche per la qualità dell'educazione in Congo - dice Pascal Kanik, cofondatore e amministratore delegato di Schoolap -. Dotare una scuola pubblica di un singolo tablet Schoolap è come dotare quella scuola di una biblioteca scolastica. Inoltre va sottolineato che questa soluzione può essere utilizzata in zone dove non c'è internet o elettricità. Quindi nessuna zona è esclusa".

Oltre a valorizzare i congolesi, la strategia del governo è quella di rendere il paese più attraente per gli investitori stranieri. "Non dimenticate che la Repubblica Democratica del Congo è un grande paese al centro dell'Africa - dice il premier Kyenge -. Non ha solo un grande mercato interno - stiamo parlando di quasi 100 milioni di abitanti - ma confina anche con nove paesi: quindi è davvero un collegamento tra Africa meridionale, settentrionale e occidentale".

Stando alle stime l'economia del paese crescerà di quasi il 5% nel 2021. E in tanti hanno intenzione di cavalcare questa crescita. "Tutti gli indicatori hanno la freccia rivolta verso l'alto - sottolinea il primo ministro -. Ogni giorno prendiamo decisioni importanti che vanno nella giusta direzione. Per me questo è molto motivante e vorrei davvero che rimanessimo su questa direzione, una direzione ascendente che permetterà finalmente al paese di decollare. Da un punto di vista economico e per migliorare la situazione sociale di tutti i congolesi".

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