L'Ue al lavoro su sanzioni contro i golpisti in Niger

L'Alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell.
L'Alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell. Diritti d'autore chema Moya/EFE/CHEMA MOYA
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Di Mared Gwyn JonesEfi Koutsokosta
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L'Unione europea sta studiando misure per sanzionare i leader militari che hanno preso il potere in Niger a luglio. Lo ha dichiarato il capo della politica estera dell'Ue, Josep Borrell.

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Al termine di una riunione informale dei ministri della Difesa dell'Ue, a Toledo, in Spagna, Borrell ha spiegato che l'Ue pianificherà sanzioni simili a quelle imposte dalla Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale, l'Ecowas.

L'Ecowas e l'Unione Monetaria ed Economica dell'Africa Occidentale, infatti, hanno introdotto sanzioni finanziarie da quando i golpisti hanno rovesciato il governo democraticamente eletto del presidente Bazoum, a luglio: hanno sospeso le transazioni finanziarie e congelato i beni nazionali. Inoltre, i membri della Guardia presidenziale responsabili del colpo di Stato sono stati sottoposti al divieto di viaggio.

Borrell ha dichiarato di aver proposto ai ministri un nuovo quadro legislativo che consentirebbe all'Ue di imporre le proprie sanzioni ai golpisti.

"Spetta all'Ecowas prendere decisioni per contrastare questo colpo di Stato militare e noi la seguiremo, cercando di attuare lo stesso tipo di sanzioni che hanno deciso", ha detto il politico spagnolo.

"Stiamo procedendo per un regime di sanzioni autonomo in modo da intraprendere azioni contro i golpisti. Il lavoro è già iniziato e, nelle prossime ore, i ministri degli Esteri avanzeranno su questo punto", ha aggiunto.

Quando gli è stato chiesto se l'Ue sia aperta a considerare la possibilità di finanziare un intervento militare da parte dell'Ecowas, Borrell ha specificato di non scartare l'ipotesi. "Siamo pronti a prendere in considerazione qualsiasi proposta", ha affermato.

Il presidente dell'Ecowas e il ministro degli Affari esteri del Niger si uniranno ai ministri degli Esteri dell'Ue per ulteriori discussioni, a Toledo, nelle prossime ore.

L'incontro ha avuto luogo poco dopo l'annuncio degli ufficiali militari del Gabon alla televisione nazionale di aver preso il potere nel Paese centrafricano.

"È chiaro che il colpo di Stato in Niger sta aprendo una nuova era di instabilità in una regione già molto fragile", ha evidenziato Borrell.

Il Niger era considerato l'ultimo baluardo della democrazia nella regione del Sahel ed è diventato l'ultimo domino di una serie di Stati che sono caduti nelle mani di giunte militari. L'Ue ha chiesto il reintegro del presidente Bazoum e ha sospeso il sostegno al bilancio e la cooperazione in materia di sicurezza.

Secondo le stime, circa il 40% del bilancio totale del Paese proviene da prestiti e sostegno al bilancio esterni.

Durante la riunione, i ministri della Difesa dell'Ue hanno discusso anche degli impegni a lungo termine per sostenere la sicurezza in Ucraina. Borrell ha precisato che la missione di assistenza militare dell'Ue è destinata a raggiungere l'obiettivo di addestrare 30.000 soldati ucraini entro la fine di ottobre, proponendo di aumentare fino a 40.000 entro la fine di quest'anno. Infatti, in questo contesto, l'Ue vuole addestrare i piloti ucraini all'uso dei jet da combattimento F-16 come parte della missione.

Infine, i ministri hanno discusso della necessità di aumentare gli investimenti europei in munizioni. All'Ucraina sono state fornite munizioni per un valore di circa 1,1 miliardi di euro, ma le scorte di munizioni degli Stati membri sono rimaste vuote, rendendo necessari nuovi accordi quadro con l'industria europea della difesa così da colmare le lacune negli acquisti.

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