Ankara e Bruxelles ci riprovano ma con cautela

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Diritti d'autore STEPHANIE LECOCQ/AFP
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Di Euronews
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Toni più conciliatori durante il vertice online tra i leader dell'UE e il presidente turco Erdogan. Bruxelles pensa a una proposta per rilanciare gli impegni reciproci ed evitare sanzioni

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Unione europea e Turchia ci riprovano. 

Bruxelles tenta di allentare le tensioni per costruire un'agenda positiva ed evitare di imporre sanzioni. Venerdi la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, hanno organizzato un mini-vertice online con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Secondo i rappresentanti europei, la Turchia avrebbe cambiato atteggiamento e tono dall'inizio dell' anno, quando Ankara ha messo fine alle provocazioni nel Mediterraneo orientale. Tuttavia, mantenere la cautela è d'obbligo. Gli attriti restano, come le critiche di Bruxelles alla chiusura del partito democratico popolare di opposizione, che di certo non sono piaciute a Erdogan.

"Penso che dobbiamo guardare alla coreografia della politica interna in Turchia - afferma Marc Pierini-Visiting Scholar presso Carnegie Europe. - L'economia sta andando male, i sondaggi d'opinione sono pessimi e quello che vediamo è un'offensiva totale sugli avversari. Da un punto di vista europeo abbiamo un paradosso, ovvero la presentazione di un piano per i diritti umani da parte del Presidente Erdogan e un invito a lavorare con la Turchia e la Siria. Ma quello che accade sul campo va esattamente nella direzione opposta".

Durante il vertice della prossima settimana i capi di Stato e di governo dell'UE riceveranno una relazione su tutti gli aspetti delle relazioni UE-Turchia. Secondo fonti europee, il rapporto includerà aperture e chiusure, compresa la proposta di rinnovare il patto aull'immigrazione farà incassare ad Ankara miliardi di euro e la modernizzazione dell'unione doganale. Tutto questo però con delle condizionalità e sanzioni in caso di violazioni da parte della Turchia.

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