Emergenza climatica tra fake news e complotti

La puntata di The Cube dedicata alle fake news del clima
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Complotti e falsi miti ostacolono e rallentano quotidianamente la battaglia per affrontare la crisi climatica e la siccità che attanaglia l'Europa. Gli esperti replicano punto su punto alle fake news che impazzano sui social.

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Ondate di calore, siccità e inondazioni stanno colpendo i Paesi di tutta Europa e di tutto il mondo e la Commissione europea afferma che potrebbe essere un'estate ancora più secca rispetto agli anni precedenti.

Ma i negazionisti del cambiamento climatico mettono in dubbio l'esistenza del riscaldamento globale.

The Cube ha deciso di intervenire sfatando le fake news più comuni. 

La prima è che non ci può essere siccità se c'è stato un recente episodio di pioggia o neve.

Le teorie del complotto

Un esempio da Twitter: "Piove ovunque tutto il giorno, anche nel sud, nevica sulle Alpi e sui Pirenei! Nonostante un mese di marzo e aprile molto piovoso, i media osano parlare di siccità e riscaldamento globale ogni giorno!"

Abbiamo parlato con Tom Phillips, un esperto di scienze climatiche, che ha smontato questo ragionamento.

"Se un giorno si verifica un'alluvione e il resto dell'anno non piove,  la  siccità  indurisce il terreno e quando la pioggia cade, scorre via subito e si perde quasi subito".

Il caso delle dighe spagnole

Altra falsa credenza è che la siccità, soprattutto in Spagna, sia causata dall'uomo che sta rimuovendo le dighe nel paese.  

Ebbene, abbiamo scoperto che molti  di questi sbarramenti risalgono a decenni fa e non servono più allo scopo. Per gli esperti, le demolizioni sono una buona mossa perché ripristinano il flusso naturale del fiume, migliorano la qualità dell'acqua e favoriscono il ripopolamento dei pesci.

Le scie chimiche, sempre di grande attualità

Infine, torna regolarmente la teoria cospirativa dalle scie chimiche degli aerei che dissolverebbero le nuvole impedendo la pioggia.

Ecco perché è falsa...

"Quando si vedono questi pennacchi bianchi dietro l'aereo i tratta di  scie di vapore. Quando un aereo brucia del carburante, si forma del vapore acqueo che fuoriesce dal retro. Se l'aria è umida e fredda è una reazione  perfettamente normale. Infatti non è che si voli di più su aree che soffrono di siccità. Se così fosse, ci si aspetterebbe grande siccità sopra le aree più trafficate.

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