Raggiunta l'intesa tra il sindacato e gli studios dopo quattro mesi di sciopero degli attori. In primo piano la tutela sull'uso dell'intelligenza artificiale, l'aumento del salario minimo e dei contributi pensionistici
Finisce dopo 118 giorni lo sciopero da record degli attori di Hollywood.
Il sindacato, Sag-Aftra, che conta circa 160mila attori, ha raggiunto un accordo preliminare con gli studios e ha dichiarato che lo sciopero, durato quasi 4 mesi, terminerà ufficialmente il 10 novembre, allo scoccare della mezzanotte.
L'accordo sarà sottoposto all'approvazione del comitato nazionale del sindacato il giorno successivo per rimettere in moto l'industria miliardaria. Tuttavia le condizioni lasciano ben sperare in una conferma definitiva.
Gli attori hanno chiesto una migliore retribuzione e nuove norme sull'uso dell'Intelligenza artificiale e sui diritti d'autore. Secondo alcune indiscrezioni i salari minimi verranno aumentati del 7% e gli attori sarebbero riusciti a ottenere il cosiddetto streaming participation bonus, che cambia le regole sui compensi per le opere riprodotte in streaming. Una grande vittoria, secondo chi si è occupato dei negoziati.
Senza un'intesa sarebbe stata a rischio tutta la produzione televisiva del 2023-24 nonché le uscite dei film previste per la prossima estate. L'interruzione sarebbe pesata sull'economia californiana per circa 6,5 miliardi di dollari.
Gli sceneggiatori hanno invece concluso il loro sciopero il 26 settembre. È la prima volta dal 1960 che sceneggiatori e attori hanno protestato insieme.
Hollywood potrà così riprendere il pieno ritmo di produzione per la prima volta da maggio scorso.