L'Oscar alla carriera per Lina Wertmüller

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A fine ottobre a Los Angeles la regista italiana di origini svizzere Lina Wertmüller viene premiata con un riconoscimento alla carriera che ricompensa una vita dedicata alla cinepresa

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E' l'impareggiabile Lina Wertmüller la prima donna regista che il 27 ottobre a Los Angeles viene premiata con un Oscar alla carriera. La prima nomination c'era stata col film "Pasqualino Settebellezze" interpretato da Giancarlo Giannini nel 1975.

Euronews ha intervistato la Wertmüller nella sua casa romana.

JACK PARROCK, euronews: Lei ha ricevuto numerosi premi durante la sua carriera ma come ci si sente a ricevere un premio speciale?

LINA WERTMÜLLER, sceneggiatrice e regista:Questo è un premio particolare che mi fa molto piacere e onore.

Le origini della Wertmüller affondano nel cuore stesso della Mitteleuropa col suo cognome tedesco che risale ad una famiglia Svizzera.

JACK PARROCK: Qui in Italia una delle questioni politiche molto divisive è la crisi migratoria e il modo in cui i politici l'hanno affrontata. Come la esplorerebbe lei questa dimensione in un film?

LINA WERTMÜLLER:Questi temi fanno parte della nostra storia e della mia storia, e quindi l'avrei gestita di volta in volta come mi sarebbe sembrato opportuno. Quando mi innamoro di una storia è la storia che mi guida, come dire, non c'è nulla di prefabbricato in quel senso.

Considerata una donna di successo che ha portato avanti le istanze delle donne certi suoi temi frugano nel profondo maschilismo della società italiana dal quale i protagonisti maschili ne escono in modo più ridicolo che farsesco. Wertmüller è stata la prima regista donna capace di sintetizzare ironia e dramma in una cornice grottesca.

JACK PARROCK: Come incoraggerebbe una donna a lavorare all'interno di un'industria cinematografica ancora dominata dagli uomini?

LINA WERTMÜLLER:  Dipende, perchè una grande attrice ha un potere particolare e molto spesso è più grande di quello di un uomo, quindi non si tratta di sesso, piuttosto del potere che ognuno di noi ha negli affari.

Con sole 4 donne che hanno ottenuto la nomination come miglior regista agli Oscar l'opera della Wertmüller ha tratti distintivi inconfondibili che la collocano da decenni nel solco del grande cinema europeo.

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