Tutela dei lavoratori: le nuove regole dell'Ue sull'esposizione al piombo e ai diisocianati

In collaborazione con The European Commission
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Di Paul Hackett
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Che impatto avranno le nuove restrizioni sulla salute pubblica? Perché sono state aggiornate? Saranno sufficienti?

I pericoli del piombo per la salute umana sono noti da decenni. Ma, anche se abbiamo smesso di usarlo nelle tubature e nella benzina, è ancora molto diffuso e in alcuni campi è fondamentale. In questo episodio di Real Economy siamo stati in Belgio per esaminare gli ultimi sforzi a livello europeo per proteggere i lavoratori dalle sostanze nocive, tra cui il piombo. Che impatto avranno le nuove restrizioni sulla salute pubblica? Perché sono state aggiornate? E saranno sufficienti?

Batterie, tetti, cavi ad alta tensione: ogni anno l'Europa utilizza milioni di tonnellate di piombo. Ma cosa succede quando i prodotti che lo contengono raggiungono la fine del loro ciclo di vita? È qui che intervengono aziende come Campine, uno dei maggiori riciclatori di piombo in Europa: recupera e riutilizza enormi quantità di metallo nel suo impianto principale qui in Belgio e nei siti in Francia.

''Stiamo riciclando circa 90-95.000 tonnellate di rottami contenenti piombo - dice Willem De Vos, amministratore delegato di Campine -. La maggior parte sono batterie per auto. In effetti, in questo impianto ricicliamo circa 10.000 batterie di auto al giorno''.

Perché è importante che esistano luoghi come questo? "Se non riciclassimo queste batterie, finirebbero da qualche parte in una discarica, il che ovviamente non è un bene - dice De Vos -. E poi l'industria ha bisogno di piombo, quindi significa che dovremmo procurarci il piombo dalle miniere, che si trovano in Europa o probabilmente al di fuori dell'Europa. Il che, ancora una volta, non è molto positivo per l'ambiente".

Willem De Vos, amministratore delegato di Campine
Willem De Vos, amministratore delegato di CampineEuronews

Campine svolge quindi un ruolo fondamentale nel ridurre la nostra montagna di rifiuti. Il piombo però è pericoloso: ecco perché l'azienda prende molto sul serio la protezione della sua forza lavoro. Sono in vigore rigorosi protocolli di sicurezza, compresi esami del sangue regolari per il personale. I limiti di esposizione al piombo dell'azienda sono ben al di sotto degli standard attuali dell'Unione europea, ma con le nuove regole dovrà fare ancora di più.

"Eravamo consapevoli di queste nuove norme e stavamo già lavorando da tempo in questa direzione - dice Hilde Goovaerts, responsabile della sostenibilità di Campine -. Naturalmente dovremo lavorare ancora, ma ci arriveremo". Le nuove regole sul piombo aggiornano le precedenti restrizioni dell'Unione europea, stabilite nel 1982. Il valore limite biologico dovrà essere ridotto da 70 a 15 microgrammi per 100 millilitri di sangue. Ma perché questo cambiamento? E perché proprio ora?

"Gli effetti del piombo sulla salute sono noti da molto tempo - dice la professoressa Lode Godderis, esperta in medicina del lavoro e tossicologia dell'università KU Leuven-IDEWE -. Ma ora abbiamo più dati che indicano che questi effetti sulla salute si verificano anche a livelli di esposizione più bassi. Quindi dobbiamo abbassare questi livelli per prevenire disturbi cronici, come ad esempio il cancro".

Lode Godderis, professoressa dell'università KU Leuven-IDEWE, in Belgio
Lode Godderis, professoressa dell'università KU Leuven-IDEWE, in BelgioEuronews

Oltre a una maggiore probabilità di contrarre un tumore, le prove suggeriscono che le lavoratrici corrono un rischio aggiuntivo, in quanto il piombo può colpire le donne incinte e il feto in via di sviluppo. I rappresentanti dei lavoratori accolgono con favore le nuove regole, ma insistono sulla necessità di applicarle in tutto il blocco.

"La nostra esperienza ci dice che ci sono grandi differenze nel modo in cui queste regole vengono effettivamente applicate nei luoghi di lavoro - dice Claes-Mikael Ståhl, vice segretario della Confederazione europea dei sindacati -. Naturalmente è qui che entrano in gioco le linee guida, le regole e i rappresentanti sindacali funzionali, gli ispettorati del lavoro e così via. È una sfida garantire che queste regole siano applicate in modo uniforme in tutta Europa".

Oltre al piombo, l'Europa si è mossa per limitare per la prima volta l'esposizione a una classe di composti chimici chiamati diisocianati. Utilizzati per formare polimeri, ad esempio nelle turbine eoliche, possono causare condizioni respiratorie come l'asma. Per proteggere i lavoratori delle cosiddette industrie verdi, il nuovo limite massimo di esposizione sarà fissato a sei milligrammi per metro cubo in una giornata lavorativa di otto ore.

I limiti potranno essere rivisti tra cinque anni

*Una volta in vigore, gli Stati membri dovranno implementare le nuove regole europee sulle sostanze chimiche nelle legislazioni nazionali entro due anni.Ne abbiamo parlato con l'eurodeputato danese Nikolaj Villumsen, membro del gruppo di sinistra GUE/NGL che ha lavorato all'introduzione dei nuovi limiti sulle sostanze chimiche. Quanto sono significativi questi limiti per la protezione dei lavoratori?*

Sono molto significativi. Stiamo parlando di vite umane che verranno salvate. Si ammaleranno meno lavoratori sul posto di lavoro. Meno lavoratori moriranno. Stiamo rivedendo, per la prima volta in 40 anni, il valore limite del piombo. Ma stiamo anche introducendo, per la prima volta in assoluto, un valore limite sui diisocianati. Ciò significa che i lavoratori metalmeccanici, i lavoratori dell'industria, coloro che producono le turbine eoliche, coloro che producono le batterie, coloro che sono in prima linea nella transizione verde, saranno più protetti grazie a questa legislazione".

L'eurodeputato danese Nikolaj Villumsen
L'eurodeputato danese Nikolaj VillumsenEuronews

I limiti sono abbastanza bassi?

Non se lo chiede a me, e non se lo chiede alla maggioranza del Parlamento. Ma si tratta comunque di miglioramenti significativi per i lavoratori. Per me è una grande vittoria il fatto che, in questi negoziati, siamo riusciti ad avere una clausola di revisione. Entro cinque anni avremo una revisione, il che significa che non dovremo aspettare altri 40 anni per un ulteriore miglioramento".

Pensa che rivedrete queste regole rapidamente?

Naturalmente è importante, perché sappiamo che ci sono di continuo nuove tecnologie, nuovi elementi che dimostrano che queste sostanze nocive fanno più male di quanto pensiamo. Il fatto è che ora stiamo compiendo un passo significativo: dobbiamo assicurarci di non dover aspettare ancora decenni prima di poter compiere ulteriori passi.

Quanto è fiducioso che questi nuovi limiti saranno applicati in tutta l'Unione europea?

Stiamo parlando di una legge rigida. Stiamo parlando di una legge sindacale, che i datori di lavoro dovranno rispettare. Se non la rispettano, le autorità dovranno assicurarsi che ne affrontino le conseguenze.

Non è forse vero che, indipendentemente dalle azioni intraprese, sempre più lavoratori potrebbero essere esposti a queste sostanze a causa della transizione verde?

Sì, più lavoratori saranno esposti a queste sostanze pericolose a causa della transizione verde. Ed è per questo che è fondamentale assicurarsi che i lavoratori siano più protetti, che coloro che si occupano della transizione verde, i lavoratori sul campo, non perdano la vita o si ammalino a causa del loro lavoro.

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