Maltempo a Pasquetta, disagi e danni nel Nord Italia: il terreno cede sotto la pioggia torrenziale

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Di Michela Morsa
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Pioggia, neve e vento hanno causato alluvioni e la caduta di numerose frane, con diverse interruzioni alla circolazione stradale e ferroviaria. Evacuate 15 persone in Val Camonica per il rischio di ulteriori frane

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Il maltempo che si è abbattuto negli ultimi giorni sulla metà settentrionale dell'Italia ha causato forti disagi e danni nel giorno di Pasquetta. Nelle regioni più a nord piogge torrenziali, vento e neve hanno causato alluvioni e la caduta di numerose frane, con diverse interruzioni alla circolazione stradale e ferroviaria

Solo in Lombardia i vigili del fuoco hanno effettuato circa duecento interventi. Le squadre sono state impegnate a mettere in sicurezza case, cantine e strade mentre la pioggia continuava a cadere.

**La pioggia causa frane in Friuli-Venezia Giulia, Lombardia e Liguria **

L'autostrada A23 è rimasta chiusa per ore in Friuli a causa di una frana caduta nel comune di Amaro, in provincia di Udine. Un'altra frana ha interessato il Genovesato. La più imponente, sul passo del Turchino, ha determinato la chiusura della strada in località Fado.Smottamenti e allagamenti anche nell'Imperiese, dove sono state chiuse alcune strade.

Il borgo di Tartano, paesino in provincia di Sondrio con meno di 200 abitanti, è rimasto isolato dal resto della Valtellina per una frana di modeste dimensioni che ha invaso una parte della provinciale numero 11.

Smottamenti e disagi anche nel Bresciano. In Val Camonica hanno ceduto diversi punti del terreno, spingendo le autorità a evacuare in via precauzionale 15 persone, che sono state ospitate presso la base dell'Esercito di Edolo. Una tromba d'aria ha investito il Comune di Luino, nel Varesotto, con una voragine che si è aperta non lontano dalla centrale Enel.

Allerta per l'ingrossamento di fiumi e torrenti

Anche fiumi e torrenti hanno risentito delle costanti piogge: il Trebbia ha superato il secondo livello di guardia a Ponte di Rovegno verso le 6.30 di mattina, rientrando poi nei limiti. Anche il Vobbia a Isola del Cantone ha raggiunto la prima soglia di attenzione. Ingrossamenti vengono registrati per i bacini del Bisagno e dell'Entella.

Nell'estremo Ponente l'Argentina e il Roia hanno raggiunto il primo livello di guardia e diversi torrenti sono saliti di livello. In Emilia-Romagna è sotto osservazione il fiume Secchia, nel Modenese, anche se l'allerta è stata comunque ridimensionata. A Venezia l'acqua alta ha raggiunto il picco dei 95 centimetri.

La neve sommerge il Piemonte e il Veneto

In Piemonte a preoccupare è stata la neve, scesa copiosa durante la notte tra Pasqua e Pasquetta. La coltre bianca ha causato la chiusura di alcune strade provinciali, creando disagi per la circolazione.

Una frana in valle Roya, in territorio francese, ha causato invece la sospensione temporanea della circolazione ferroviaria lungo la Cuneo-Ventimiglia. I treni regionali hanno subito cancellazioni e limitazioni di percorso. 

Il rischio valanghe è salito a "forte" a causa dell'accumularsi della sabbia dal Sahara che rischia di fare scivolare gli strati di neve che si sono accumulati successivamente. 

L'ondata di maltempo ha portato ulteriore neve anche in Veneto, in particolare sulle Dolomiti settentrionali e meridionali nel Bellunese.

Per martedì la Protezione Civile ha emesso allerta arancione per rischio idraulico in Emilia-Romagna e sulla pianura modenese. Allerta gialla, invece, in Friuli Venezia-Giulia, Lombardia e Veneto.

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