Ue, allargamento a Est: la prospettiva dei Balcani, dal Montenegro alla Bosnia

La Commissione Europea ha raccomandato colloqui di adesione con la Bosnia-Erzegovina, in un politica di avvicianmento a tutti i Paesi dei Balcani
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In una tavola rotonda ad Atene, si è discusso il futuro dell'Unione Europea nei Balcani. Il Montenegro sembra il prossimo membro più accreditato insieme con la Bosnia-Erzegovina

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Con l'Europa che si avvia alle elezioni di giugno, attraversata dal ritorno prepotente dei partiti nazionalisti e dalle proteste degli agricoltori contro le regole comuni in vari Paesi, il futuro dell'Ue e il suo eventuale allargamento sono un tema di dibattito.

In una tavola rotonda ad Atene intitolata "Balcani occidentali e allargamento dell'UE 2030: sogno o realtà?", organizzata dalla Fondazione ellenica per la politica europea ed estera (ELIAMEP) e dal Forum strategico di Bled (BSF), si è discusso venerdì dell'apertura a Est dell'Unione.

L'impegno ad allinearsi agli standard europei fa del Montenegro il probabile prossimo membro. Il Paese ha già cominciato la negoziazione su 33 dei 35 capitoli di adesione, ma ne ha chiusi solo tre.

Allargamento dell'Ue a Est: futuro vicino per Montenegro e Bosnia

''Stiamo avendo uno slancio con il nuovo governo, grazie alle stabilità politica ritrovata dopo un paio d'anni" ha detto Maida Gorčević, ministra degli Affari europei del Montenegro presente all'incontro: "Abbiamo dimostrato di avere un dialogo aperto, non solo con la maggioranza politica ma anche con l'opposizione quando si tratta del percorso europeo''.

Nonostante i progressi compiuti da alcuni Paesi dei Balcani occidentali infatti, come la Macedonia del Nord e l'Albania, le sfide rimangono a partire dal dialogo che non decolla tra Belgrado e Pristina e pesa sulla domanda di adesione all'Ue del Kosovo (che non è neanche riconosciuto come Stato da Cipro, Grecia, Romania, Slovacchia e Spagna). 

''Rispetto ad altri Paesi, abbiamo anche qualche ostacolo in più, che ci rende più difficile questa corsa che dovrebbe essere paritaria. Siamo l'unico Paese (dei Balcani) che non ha ancora lo status di candidato. Stiamo ancora lottando per il riconoscimento da parte di cinque membri dell'Ue" ha dichiarato Besnik Bislimi, vice primo ministro per l'integrazione europea del Kosovo.

L'Unione dovrebbe dare via libera questa settimana ai colloqui di adesione della Bosnia-Erzegovina, otto anni dopo la domanda di adesione del Paese.

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