Il ministro degli Interni turco ha dichiarato che la polizia ha arrestato in tutto 47 persone durante le indagini per l'attacco armato alla chiesa italiana di domenica, ma i due principali sospettati sono due membri dell'Isis provenienti da Tagikistan e Russia
Le forze dell'ordine turche hanno arrestato due uomini sospettati di essere i responsabili dell'attacco armato avvenuto domenica 28 gennaio in una chiesa italiana a Istanbul, durante il quale è stata uccisa una persona.
Il ministro degli Interni turco Ali Yerlikaya ha detto che si tratta di membri dell'Isis. In una conferenza stampa poco dopo la mezzanotte ha dichiarato che uno dei sospetti proviene dal Tagikistan, l'altro dalla Russia. Yerlikaya ha detto che i due sono stati "catturati durante un raid al loro indirizzo" e che la polizia ha fatto irruzione in 30 luoghi, arrestando un totale di 47 persone.
"Non tollereremo mai coloro che cercano di turbare la pace del nostro Paese: i terroristi, i loro collaboratori, i gruppi criminali nazionali e internazionali e coloro che mirano alla nostra unità e solidarietà", ha dichiarato il ministro.
L'attentato
L'attentato è avvenuto alle 11:40 ora locale durante le celebrazioni della messa domenicale, quando due uomini armati e con il volto coperto hanno fatto irruzione nella chiesa di Santa Maria, nel distretto di Sariyer, gestita da un ordine italiano di frati francescani.
Un breve video che circola sui social media mostrerebbe il momento dell'attacco, con due uomini mascherati che entrano in chiesa e aprono il fuoco verso l'alto, facendo cadere a terra tutti i fedeli, e poi fuggono.
Il sindaco del distretto di Sariyer Sukru Genc ha dichiarato al quotidiano turco Birgun che gli uomini armati sono fuggiti quando la loro arma si è inceppata dopo aver sparato due colpi.
Le autorità turche non hanno specificato che tipo di armi siano state usate o se ci siano stati feriti e hanno imposto un divieto di copertura dell'attacco da parte dei media. Non hanno nemmeno diffuso formalmente il nome della vittima, ma i media locali hanno parlato di un uomo turco di 52 anni, C.T.
Secondo una prima ricostruzione l'uomo era un senzatetto che di solito trovava rifugio nella chiesa e ha tentato di fermare l'attacco. C.T., che alcuni testimoni riferiscono avesse qualche problema di salute mentale, si sarebbe alzato in piedi urlando contro i due aggressori, che a quel punto gli avrebbero sparato.