Ok parziale a Bulgaria e Romania nell'area Schengen: aboliti controlli per via aerea e marittima

Valico di frontiera europeo
Valico di frontiera europeo Diritti d'autore Valentina Petrova/AP2011
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Di Michela Morsa
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Aboliti parzialmente i controlli per Bulgaria e Romania. Superato il veto totale dell'Austria, che si è impegnata a proseguire i negoziati anche per l'attraversamento terrestre.

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La Bulgaria e la Romania entreranno a far parte dell'area Schengen - il trattato che consente tra le altre cose la libera circolazione di persone senza passaporti e visti tra i membri dell'Unione europea che vi aderiscono - a partire dal prossimo marzo. 

Inizialmente saranno aboliti solo i controlli di frontiera per i viaggiatori che arrivano per via aerea e marittima, a causa dell'opposizione dell'Austria, che si è però impegnata a proseguire i negoziati per l'attraversamento terrestre dai due Paesi. 

Alla fine del 2022, l'Austria aveva posto il veto all'ammissione di Romania e Bulgaria nell'area Schengen, ma allo stesso tempo aveva autorizzato l'adesione della Croazia - ultima arrivata nell'Unione europea e nella zona di libera circolazione dal 1° gennaio 2023. La Bulgaria e la Romania sono entrate nell'Unione nel 2007, la Croazia nel 2013.

Le ragioni dell'opposizione dell'Austria

L'Austria teme che da quel confine possa entrare un gran numero di migranti, come da molti anni succede alla frontiera fra Turchia e Grecia, e che si possa aprire una nuova rotta migratoria che dalla Turchia porti a Bulgaria, Romania e al resto dei paesi dell’Unione. 

Secondo i critici, il rifiuto della Nazione alpina sarebbe stato alimentato dalla crescente popolarità nei sondaggi del Partito della libertà, partito di estrema destra austriaco.

Il governo austriaco ha detto di essere disposto ad accettare l’ingresso completo dei due paesi nell’area Schengen se la Commissione europea rafforzerà i controlli alle frontiere esterne dell’Unione.

Le reazioni dei governi bulgaro e romeno

"Dopo 13 anni di attesa, abbiamo finalmente un accordo politico. Sarà messo in pratica a breve", ha commentato il primo ministro romeno Marcel Ciolacu, dichiarando che l'anno prossimo continueranno gli sforzi per entrare a pieno titolo nell'area Schengen. "L'abolizione delle frontiere aeree e marittime nel marzo 2024 è un diritto conquistato dopo lunghi negoziati, ma le cose non si fermeranno qui", ha detto. 

"I negoziati saranno combinati con un sostegno sostanziale da parte della Commissione europea per proteggere le frontiere esterne dell'Ue con la Turchia e la Serbia e ridurre il flusso di migranti illegali verso l'Europa", ha dichiarato anche il primo ministro bulgaro Nikolay Denkov

Lo Spazio Schengen è stato istituito nel 1985 e prima dell'ammissione parziale di Bulgaria e Romania comprendeva 23 dei 27 Stati membri dell'Unione, oltre a Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein.

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