Un Natale tra i conflitti globali: in cerca di conforto nonostante le guerre

Luci natalizie
Luci natalizie Diritti d'autore Thanassis Stavrakis/Copyright 2023 The AP. All rights reserved
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Di Euronews
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Quest'anno il Natale si svolge in un periodo segnato da guerre e instabilità globali, con i tradizionali festeggiamenti che si svolgono sullo sfondo dei conflitti in Ucraina e in Medio Oriente. In questo clima Papa Francesco ha voluto rinnovare l'appello alla pace e all'amore nel mondo

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È un natale di speranza quello di quest'anno, ma anche di preoccupazioni per un futuro che mai come ora è sembrato così incerto. Mentre molte comunità si preparano alle tradizionali celebrazioni, lo spirito natalizio si scontra dolorosamente con i numerosi conflitti globali.

In molte regioni tormentate da guerre e instabilità, le feste natalizie sono un'occasione per cercare un barlume di conforto nelle situazioni più difficili. 

Sebbene la cruda realtà dei conflitti possa offuscare i festeggiamenti, il desiderio di pace e riconciliazione rimane forte. Lo ha ricordato Papa Francesco nel corso della messa della vigilia, in cui ha rinnovato il suo appello all'amore e alla pace: "Il nostro cuore stasera è a Betlemme, dove ancora il Principe della pace viene rifiutato dalla logica perdente della guerra, con il ruggire delle armi che anche oggi gli impedisce di trovare alloggio nel mondo". 

Proprio a Betlemme le celebrazioni sono state notevolmente ridimensionate in un gesto di solidarietà con gli abitanti della Striscia di Gaza, afflitti dalla guerra con Israele. Gli scout hanno infatti sfilato per le strade della città portando con loro un'enorme bandiera palestinese.

Rivolgendosi ai fedeli nell'angelus di domenica, il Papa ha invitato a rivolgere il pensiero "alla Palestina, a Israele, all'Ucraina" che soffrono per la guerra.

Natale anticipato in Ucraina

Questo è un natale particolare anche per l'Ucraina, il primo celebrato ufficialmente in linea con il calendario gregoriano, il 25 dicembre, nonostante il Paese finora abbia sempre rispettato la tradizione ortodossa. A luglio il governo di Kiev aveva deciso di cambiare la data tradizionale del 7 gennaio prevista dal calendario giuliano, per discostarsi dalle tradizioni della Russia, responsabile dell'invasione del Paese.

"Oggi tutti gli ucraini sono insieme. Celebriamo tutti il Natale, nella stessa data, come una grande famiglia, come una nazione, come un Paese unito. E oggi la nostra preghiera comune sarà più forte che mai" ha detto domenica il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un video messaggio alla nazione.

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