Lo conferma il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine del Consiglio Ue Esteri a Bruxelles, spiegando che il documento italo-franco-tedesco ha come obiettivo di isolare Hamas "Noi riteniamo che l’unica organizzazione legittimata a governare lo Stato palestinese sia l’Anp""
Sanzionare i dirigenti di Hamas. Lo hanno detto nel giorno del Consiglio Affari esteri dell'Unione europea, i ministri di Italia, Francia e Germania. In una lettera congiunta Antonio Tajani, Catherine Colonna e Annalena Baerbock si sono detti favorevoli alla proposta dell'Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione, Josep Borrell, di creare "un regime sanzionatorio contro i dirigenti di Hamas in solidarietà a Israele e per contrastare le operazioni terroristiche del gruppo".
Nel documento i ministri esprimono il loro "pieno sostegno alla proposta che dovrebbe permettere all'Unione di colpire i componenti di Hamas, i gruppi affiliati e i sostenitori delle sue attività destabilizzanti".
La missiva fa seguito al documento comune presentato da Italia, Francia e Germania alla riunione dei ministri degli Esteri di novembre. "È importante che l'Ue prenda tutte le misure necessarie contro il gruppo terroristico di Hamas e i suoi sostenitori, attraverso azioni concrete per prevenire che attacchi come quelli del 7 ottobre si ripetano", scrivono Tajani, Colonna e Baerbock.
"La rapida adozione del regime sanzionatorio", si legge ancora nella lettera congiunta, "permetterà di mandare un forte messaggio politico sull'impegno dell'Unione contro Hamas e la solidarietà con Israele dopo gli attacchi del 7 ottobre".
Bandire coloni israeliani violenti da Schengen
Il Belgio, che dal 1 gennaio avrà la presidenza di turno dell'Unione europea, ha espresso preoccupazione per la situazione in Cisgiordania.
"Secondo le Nazioni Unite è estremamente preoccupante. Prima si registravano più o meno tre atti di violenza al giorno. Ora siamo passati a sette, commessi da coloni estremisti e violenti" ha detto la ministra degli Esteri del Belgio Hadja Lahbib. "Il nostro paese ha deciso di adottare misure per bandire i coloni violenti dal territorio nazionale, ma perché questa misura sia efficace, oggi pomeriggio sosterrà la necessità di denunciare e bandire i coloni violenti in tutta l'area Schengen".
Il Belgio ha espresso preoccupazione anche per la precarietà delle condizioni umanitarie a Gaza. "Continuiamo a chiedere l'immediata cessazione delle ostilità per consentire un cessate il fuoco umanitario che speriamo porti a negoziati e alla ripresa dei colloqui di pace", ha proseguito Lahbib. "I corridoi umanitari sono assolutamente essenziali per consentire la consegna degli aiuti umanitari e, naturalmente, il rilascio degli ostaggi".