Si tratta della più grande epidemia di pertosse degli ultimi 43 anni. Secondo gli esperti tra le principali cause c'è la scarsa copertura vaccinale. Negli adulti causa una forte tosse ma preoccupano i contagi tra i bambini
La Croazia sta vivendo la più grande epidemia di pertosse degli ultimi 43 anni: quest'anno sono stati confermati più di mille casi.
Le autorità hanno istituito diversi centri di analisi per cercare di ridurre la diffusione della malattia, un'infezione respiratoria altamente contagiosa.
Al momento la malattia si è diffusa in particolare a Spalato e nelle aree circostanti, in Dalmazia e a Zagabria, dove si registrano la maggior parte dei casi.
Finora non ci sono stati decessi accertati e di solito non si manifesta in forma grave negli adulti ma con una tosse secca e violenta che può durare a lungo. Altre manifestazioni della pertosse possono essere vomito e difficoltà respiratorie. I sintomi compaiono dopo un periodo di incubazione che oscilla tra una settimana e dieci giorni
La pertosse può comunque essere molto pericolosa, se non fatale, per i neonati e i bambini piccoli che sono particolarmente vulnerabili. Gli esperti ritengono che tra le principali cause ci sia il calo della copertura vaccinale.
La vaccinazione per questa malattia è stata introdotta in forma obbligatoria in Croazia nel 1959. Nel corso degli anni passati in media si registravano circa 50 casi all'anno e data la scarsa incidenza tra la popolazione può darsi che in molti non abbiano completato il ciclo vaccinale. Ma a causa dell'alto indice di trasmissibilità secondo gli esperti sarebbe necessaria una copertura vaccinale di almeno il 95% tra la popolazione.