I funzionari arabi sono arrabbiati con Israele a causa dell'intensificazione delle operazioni militari
Il segretario di Stato americano, Anthony Blinken, ha cercato di creare sostegno per pianificare un futuro post-bellico per Gaza, incontrando i diffidenti leader arabi durante la sua ultima missione urgente in Medio Oriente dall’inizio del conflitto Israele-Hamas.
I suoi colloqui ad Amman, capitale della Giordania, con i funzionari, arrabbiati con Israele causa intensificazione delle operazioni militari, arrivano all'indomani dell'indifferenza mostrata dal primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, verso la notizia secondo cui il suo Paese rischia di perdere ogni speranza di un eventuale accordo di pace con i palestinesi a meno di concessioni per le problematiche umanitarie.
Blinken si recherà domenica in Turchia per incontrare il presidente Recep Tayyep Erdoğan e gli alti funzionari, rende noto il Dipartimento di Stato.
La Turchia ha seguito l’esempio della Giordania, annunciando di aver richiamato il suo ambasciatore in Israele a causa della situazione a Gaza.
Blinken ha anche incontrato il capo dell’Agenzia delle Nazioni Unite incaricata di assistere i rifugiati palestinesi, Phillipe Lazzarini, ringraziandolo per “il lavoro straordinario svolto ogni giorno dal suo gruppo come ancora di salvezza per i palestinesi a Gaza”.
"Migliaia di persone - dice Blinken - mettono a rischio la propria vita ogni giorno per presentarsi al lavoro e aiutare le persone.
Provo una straordinaria ammirazione per il coraggio che stanno dimostrando e siamo qui per conoscere gli sforzi in corso, per poter parlare con le persone sul campo ed esprimere il nostro continuo sostegno al lavoro dell'Unrwa".
Sinora, l’Agenzia ha visto la morte di circa 70 membri del suo staff nella guerra e sta esaurendo rapidamente le scorte necessarie, come cibo, medicine e carburante.