Test nucleari, Mosca abbandona il Trattato sulla messa al bando. Adesso è ufficiale

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Di Euronews
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Firmato giovedì il decreto dal presidente Vladimir Putin che dichiara "non credo che inizieremo presto nuovi test nucleari"

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Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato giovedì il decreto di uscita della Russia dal  Trattato per la messa al bando degli esperimenti nucleari (Ctbt), la decisione era nell'aria. 

La scelta del Cremlino era  stata annunciata e ratificata dalla Duma a fine di ottobre.

Il Trattato per la messa al bando totale degli esperimenti nucleari è del 1996;  non è mai entrato in vigore perché non è stato ratificato  da un numero sufficiente dei 44 Paesi che avevano impianti  nucleari all'epoca. 

All'inizio di ottobre, Putin aveva annunciato la volontà di fare un passo indietro rispetto alla ratifica dell'accordo in risposta agli Stati Uniti che non lo hanno mai ratificato.

"Non posso dire ora se riprenderemo i test", ha detto Vladimir Putin, commentando lo sviluppo di progetti su nuovi missili  in grado di trasportare testate nucleari.

Dall'inizio del conflitto in Ucraina, il presidente russo ha cominciato a parlare di armi nucleari, dispiegando diverse testate in Bielorussia.

Il decreto sull'uscita dal Ctbt era stato prima adottato dalla Duma di Stato, la Camera bassa del parlamento russo, prima di essere approvato all'unanimità dalla Camera alta alla fine di ottobre.

Il presidente della Duma, Vyacheslav Volodin, ha dichiarato che la decisione è la chiara  risposta a un atteggiamento odioso da parte degli Stati Uniti" per quel che riguarda la sicurezza globale. 

Alla fine di ottobre, la Russia ha anche testato dei missili balistici. La dottrina nucleare russa prevede l'uso "strettamente difensivo" delle armi nucleari in caso di attacco alla Russia con armi di distruzione di massa o in caso di aggressione con armi convenzionali "che minacciano l'esistenza stessa dello Stato".

A febbraio, la Russia ha anche sospeso la sua partecipazione al trattato di disarmo nucleare New Start, firmato con gli Stati Uniti nel 2010, l'ultimo accordo bilaterale che legava russi e americani.

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