I tassi di astensionismo sfiorano il 70% in alcune località. Il partito al governo domina la scena politica nelle ultime elezioni amministrative nonostante le numerose critiche relative ai disastri naturali di quest'estate
Sarà il ballottaggio di domenica prossima nelle competizioni regionali e comunali a stabilire se il primo ministro Kyriakos Mitsotákis riuscirà a raggiungere l'ambizioso obiettivo di "13 e 3", ovvero vincere in tutte e 13 le regioni e nelle tre città più grandi: ad Atene, Salonicco e al Pireo nelle elezioni amministrative greche.
L'analista politico Apostolos Pistolas è convinto che "Non ci sia stato un messaggio specifico in queste elezioni, abbiamo solo delle conclusioni che confermano alcune cose che abbiamo visto anche nelle elezioni generali. La prima è il dominio del partito al governo sulla scena politica. La seconda è che l'attenzione che Kasselakis (il nuovo capo dell'opposizione) ha attirato nei media e in alcuni elettori non riguarda tutto l'elettorato".
Il partito al governo continua a dominare l'elettorato nonostante il secondo mandato sia stato messo alla prova dai disastri naturali - incendi e inondazioni - per cui la risposta dello Stato è stata oggetto di numerose critiche.
L'astensionismo rimane il grande protagonista di queste elezioni, con tassi che solo nella provincia di Atene, la più grande della Grecia, sfiorano il 70%.
Kasselakis, il nuovo capo dell'opposizione in Grecia, ha preso il potere solo due settimane fa, quindi i candidati di Syriza in queste elezioni non sono stati scelti da lui.
Nelle regioni e nei comuni in cui i governatori e i sindaci non sono stati eletti al primo turno, i cittadini voteranno di nuovo domenica 15 ottobre.