Dopo il via libera allo sversamento in mare di acqua contaminata, il direttore dell'AIEA Rafael Grossi si è recato personalmente alla centrale di Fukushima
Il direttore dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica ha cercato di placare le preoccupazioni sulla centrale nucleare di Fukushima recandosi personalmente sul posto. Rafael Grossi ha annunciato l'approvazione dei piani giapponesi per lo sversamento in mare delle acque utilizzate per raffreddare i reattori danneggiati dallo tsunami del 2011. Secondo l'esperto, a distanza di 12 anni dal disastro, ora l'impianto può operare in sicurezza.
Le preoccupazioni della Cina
"Nelle ultime cinque ore - ha spiegato Grossi - ho visitato diversi luoghi, diverse località. Ho anche potuto osservare da vicino le strutture che sono in preparazione nel caso in cui si decida di iniziare con gli scarichi controllati, e sono rimasto soddisfatto di ciò che ho visto".
Il dirigente ha cercato di tranquillizzare anche i rappresentanti di pescatori e agricoltori, preoccupati per possibili danni d'immagine a danno dei loro prodotti. Ma anche alcuni Paesi vicini si oppongono allo sversamento, come nel caso della Cina.
Proteste in piazza contro il Giappone a Seul
Wang Wenbin, portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, ha spiegato che "lo scarico delle acque contaminate dal nucleare giapponese di Fukushima rappresenta un tema di interesse internazionale, e non c'è spazio per ambiguità o errori. La Cina esorta il Giappone a rispettare la scienza e i fatti, e a non cercare di usare il rapporto dell'AIEA come scudo per effettuare lo sversamento in mare".
Il governo della Corea del Sud, pur affermando di rispettare la valutazione dell'AIEA, non è riuscito a rassicurare del tutto i suoi cittadini. Secondo gli attivisti scesi in piazza a Seul l'agenzia non avrebbe preso in considerazione alternative allo sversamento in mare.