Ancora maltempo in Bassa Romagna. Rischio frane durerà "per settimane"

Non c'è pace nella Bassa Romagna dopo le piogge degli ultimi giorni
Non c'è pace nella Bassa Romagna dopo le piogge degli ultimi giorni Diritti d'autore Luca Bruno/Copyright 2023 The AP. All rights reserved
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Di Gianluca Martucci
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Sono oltre 36 mila le persone evacuate nelle aree colpite. La premier Meloni anticipa il ritorno dal G7: "La situazione mi impone di tornare"

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Dopo una tregua duranta qualche ora, venerdì 19 maggio la pioggia è tornata a cadere in Romagna. A essere maggiormente colpiti nelle ultime ore sono i comuni della Bassa Romagna, Conselice fra tutti, dove è esondato il canale in destra di Reno, ma anche a Lugo e la zona nord di Ravenna, dove intere frazioni sono state evacuate con ordine immediato. Si stima che nella Bassa Romagna la porzione dei territori alluvionati sia compresa tra l'80% e il 90%.

Nella provincia di Ravenna sono state evacuate più di 27 mila persone (su un totale di 36 mila interessate in questi giorni). A Lugo, sommersa dall'acqua, un elicottero impegnato in un intervento per i guasti alla linea elettrica provocati dal maltempo è caduto, probabilmente a causa di errore in fase di atterraggio. Nessuna delle quattro persone a bordo si è ferita gravemente. 

Sono almeno 600 i capi morti annegati in un allevamento di suini vicino Faenza. Un dramma che sta vivendo Paolo Mazzotti che nella sua azienda agricola "La Panighina", ad Albereto, prima dell'alluvione contava 1.750 capi. "Sono due giorni che tiriamo fuori animali morti. L'acqua nel giro di 24 ore si è ritirata ma ora è rimasto il fango", racconta all'Ansa Mazzotti. 

Le condizioni meteo in tutta l'area dovrebbero migliorare soltanto a partire da lunedì 22 maggio. L'allerta rossa sul Bolognese e sulla Romagna è stata estesa anche per domenica 21 maggio, a causa delle deboli piogge sparse sull'Appennino regionale previste per le ore centrali della giornata. 

Ma rimane il rischio di frane, sono oltre 300 quelle registrate fino a ora. Il presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini ha affermato che il pericolo di frane permarrà "per settimane". "Il vero problema si porrà adesso con il ritiro delle acque", ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, che ha evidenziato la necessità "presidiare i presumibili fenomeni di dissesto idrogeologico" anche quando la situazione sembrerà essersi normalizzata.

Centinaia di soccorritori, volontari e semplici cittadini continuano a spalare e a pulire senza sosta. "Sono stati impiegati 1150 uomini, 300 mezzi specialistici, 3350 interventi e 240 recuperi da parte della componente aerea dei vigili del Fuoco", ha detto Piantedosi dopo aver partecipato a una riunione con le autorità locali e i responsabili dei soccorsi nella prefettura a Bologna. "Per quanto in uno scenario profondamente drammatico, la Protezione civile nazionale e i vigili del Fuoco stanno facendo la loro parte", ha aggiunto.

Secondo una prima stima, definita "molto sommaria", i danni su strade e ferrovie provocati dalle alluvioni nella regione è supera i 620 milioni di euro. Mancano tuttavia l'appello i problemi provocati a gran parte della viabilità comunale. Il Ministero dei Trasporti sta valutando la messa a disposizione di 1,5 milioni di euro per interventi destinati alla riapertura, il ripristino o la messa in sicurezza di alcune strade nei piccoli comuni. "Troveremo le risorse per l'emergenza nelle pieghe dei nostri bilanci", ha assicurato la premier Giorgia Meloni parlando ai giornalisti a margine dei lavori del vertice del G7 in Giappone.

Il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha annunciato che l'esecutivo chiederà alla Commissione europea di attivare il Fondo di solidarietà europeo sfruttando la sua funzione di strumento di soccorso post-catastrofe. La regione e il governo agirono nello stesso modo dopo lo sciame sismico che colpì l'Emilia nel 2012.

Il Consiglio dei Ministri convocato per martedì 23 maggio dovrebbe la costituzione di un fondo specifico destinato ripristinare l'agibilità delle scuole.

Meloni ha comunicato intanto che lascerà in anticipo il vertice di Hiroshima, dove ha ottenuto "una solidarietà a 360°" da tutti gli altri leader. "È un momento complesso, la situazione mi impone di tornare", ha dichiarato in conferenza stampa dal Giappone. Domenica il capo del governo sarà in visita nelle zone colpite dal disastro.

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