La Brexit e il trasporto ferroviario: le difficoltà della compagnia Eurostar che viaggia tra Londra e Parigi con treni quasi vuoti
Un treno al giorno, o poco più, e quasi vuoto.
La compagnia ferroviaria Eurostar, che collega Londra a Parigi, rischia di andare a gambe all'aria.
Mancano i passeggeri, anche a causa dei controlli inaugurati dalla Brexit. Un brutto colpo per Eurostar che controlla il traffico nel tunnel sotto la Manica sin dalla sua inaugurazione, 18 anni fa.
"Il problema che abbiamo per le cosiddette rotte d'oltremanica è quello del tempo di attraversamento della frontiera, perché attualmente la percorrenza è troppo lunga - spiega Gwendoline Cazenave, ceo di Eurostar - L'esperienza del cliente non è buona e dobbiamo lavorare su questo aspetto. Si tratta quindi di un problema fondamentale per le nostre rotte verso o da Londra, ma stiamo continuando a lavorarci ed è estremamente importante per noi". "
A causa del Covid prima e della Brexit poi, Eurostar fatica a tornare a livelli competitivi sul mercato.
Nel 2022 la compagnia ha trasportato 8 milioni e 300mila passeggeri, ancora molto al di sotto della performance del 2019.
La fusione con l'operatore franco-belga Thalys potrebbe rappresentare una svolta. L'obiettivo dichiarato è quello di raggiungere i 30 milioni di passeggeri all'anno entro il 2030.