Portogallo sulla scia di altri Paesi: il governo di sinistra di António Costa ha proposto a imprenditori e sindacati del settore privato un test di sei mesi sui quattro giorni settimanali, senza tagli salariali, con il supporto tecnico dello Stato e senza compensazione finanziaria
Lavorare meno e meglio.
Un nuovo modo di vedere il lavoro: il dibattito sulla settimana lavorativa di quattro giorni non è nuovo, ma le esperienze concrete vanno avanti.
Il Portogallo è l'esempio più recente: proprio questo mercoledì, 2 novembre, il governo di sinistra di António Costa ha proposto a imprenditori e sindacati del settore privato un test di sei mesi sui quattro giorni settimanali, senza tagli salariali, con il supporto tecnico dello Stato e senza compensazione finanziaria.
Se diciamo che ci sono comprovati vantaggi di un migliore equilibrio tra lavoro e vita personale, dobbiamo guardare al "successo schiacciante" del test in Islanda, dove l'1% della popolazione è passato da 40 a 35 ore settimanali, quattro giorni alla settimana.
I casi di burn out e congedi per malattia sono crollati e la produttività, in alcuni esempi, è aumentata.
Secondo Eurostat, solo cinque paesi dell'Unione Europea non superano il limite medio di 40 ore/settimana: Lituania, Finlandia, Danimarca, Paesi Bassi e Francia.
Ma è il Regno Unito che sta conducendo il più grande esperimento al mondo su questo tema, basato sul modello 100:80:100. Vale a dire: 100% retribuzione, 80% tempo, 100% produttività.
La sperimentazione è iniziata a giugno e finirà a gennaio, coinvolgendo 3.300 lavoratori.
L'iniziativa è realizzata in collaborazione con la piattaforma 4 Day Week Global, che ha condotto studi sull'argomento. Le conclusioni che presenta non si concentrano solo sul benessere del lavoratore, ma anche su quello delle imprese: il 46% delle aziende afferma di aver mantenuto i livelli di produttività e il 49% garantisce che siano addirittura migliorati.
In Belgio, le 40 ore sono mantenute, ma si può scegliere se lavorare quattro o cinque giorni.
La Spagna ha avviato ora un nuovo progetto pilota, dopo che Telefónica, il gigante delle telecomunicazioni, ha fallito il proprio obiettivo, visto che i suoi dipendenti hanno respinto la proposta di ridurre le ore lavorative, ma pure gli stipendi...