Superare le barriere linguistiche. In Spagna una guida con "emoji" per i rifugiati ucraini

App di traduzione per rifugiati ucraini
App di traduzione per rifugiati ucraini Diritti d'autore /Euronews
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Di Debora Gandini
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Superare le barriere linguistiche con la tecnologia. In Spagna una app e delle guide con "emoji" consentono ai rifugiati di comunicare e sentirsi meno soli

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Fuggiti dagli orrori della guerra sono arrivati in Spagna. Sono centinaia le famiglie ucraine che hanno lasciato la loro terra per posti più sicuri. Ma dopo un lungo viaggio ora si trovano ad affrontare un’altra sfida: quello di dover comunicare in una lingua diversa dalla loro.

Antonio Jerez è uno dei tanti spagnoli che ha deciso di ospitare una famiglia ucraina. “Sono andato a Budapest a prendere una famiglia che aveva bisogno di un rifugio in Spagna. Abbiamo fatto il viaggio aereo insieme. E’ stato difficile parlare con loro. Io mastico un po’ di inglese come loro. L'unico modo per comunicare è attraverso un'app sul telefono che traduce dallo spagnolo.”

Quelli che non hanno legami con la Spagna parlano pochissimo lo spagnolo. Molti si affidano così alle app di traduzione sui loro telefoni per parlare con la gente del paese che li ospita. Intanto cresce l'interesse e lo studio della lingua ucraina. Il numero di persone che stanno imparando l'ucraino tramite app come Duolingo è aumentato di oltre il 500% a livello globale.

App e guide per comunicare

Le barriere linguistiche possono far sentire i rifugiati isolati e con poche possibilità di contatti sociali. Per far fronte a questo problema, un'agenzia di comunicazione spagnola ha sviluppato una guida con delle "emoji" gratuita per aiutare gli ucraini senza bisogno di traduzioni.

Mario Tascón è il Ceo dell’Agenzia di Comunicazione Prodigioso Volcán che ha ideato questa soluzione. Ci spiega che “Tutti abbiamo il diritto di capire e farci capire. E così abbiamo pensato che fosse ancora più importante questo servizio. Anche per noi del posto che possiamo comprendere meglio i rifugiati.” Questo strumento visivo è utilizzato dalla Fondazione Cepaim e da altre organizzazioni per aiutare i rifugiati a comunicare nei centri di emergenza e assistenza sanitaria.

“Questa guida è come un giubbotto di salvataggio, prosegue Mario Tascón. E’ particolarmente utile specie nei primi tempi, quando il rifugiato è appena arrivato in un paese straniero. Tutto è complicato nei primi tempi. Penso a una donna che arriva con due bambini e non riesce a chiedere assistenza.”

L’agenzia Prodigioso Volcán ora sta lavorando a una guida visiva per aiutare i bambini ucraini a integrarsi nelle scuole. Inoltre diversi istituti stanno offrendo corsi di spagnolo gratuiti ai rifugiati, in modo che possano sentirsi come a casa loro.

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