Apertura dei mercati in negativo. La corsa dei prezzi di petrolio, gas e grano

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Di Giulia Avataneo
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Il conflitto in Ucraina e l'incertezza economica a livello globale spingono i prezzi di gas e grano verso nuovi massimi storici

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La prospettive economiche globali si fanno sempre più cupe per la guerra in Ucraina.

I mercati azionari europei hanno aperto la settimana in rosso, riflettendo l'incertezza che l'invasione ucraina sta scatenando sul vecchio continente. L'indice DAX di Francoforte segnava -3,67% all'apertura, quello di Parigi - 2,88% e Milano -2,45%.

La borsa di Mosca dovrebbe riaprire martedì.

Conflitto, crisi umanitaria, effetto boomerang delle sanzioni imposte alla Russia si sono fatti sentire su tutti i mercati. Anche in Asia, dove l'indice Nikkei di Tokyo ha segnato -3% all'avvio.

La corsa del carburante

Ma l'elemento più preoccupante è l'aumento dei prezzi del carburante. Gli Stati Uniti e l'Unione Europea valutano un embargo sul petrolio russo, che si è riflesso in un immediato incremento del 10% del costo al barile.

Il greggio statunitense questa mattina era vicino a 126 dollari al barile, non così lontano dal massimo storico che ha stabilito nel luglio 2008, quando ha superato i 145 dollari.

Il diesel nell'Europa nord-occidentale è salito al livello più alto almeno dall'inizio di luglio 1989, con le preoccupazioni per le interruzioni delle forniture che agitano i mercati dell'energia. L'Europa importa grandi quantità di diesel dalla Russia. Il contratto diesel del primo mese - attualmente marzo - è salito fino a 1.369,50 dollari a tonnellata, prima di scendere a 1.327,75 dollari a Londra, secondo i dati dell'Ice Futures Europe.

Prezzi in salita

Il prezzo del gas in Europa balza al suo nuovo massimo storico. Ad Amsterdam il prezzo si infiamma a 300 euro al Mwh, con un rialzo del 54%. A Londra il prezzo sale a 697 penny al Mmbtu (+51%).

Nuovo anche record per il prezzo del grano che tocca i 430 euro la tonnellata alla Borsa di Parigi con un +9% rispetto a venerdì. Nel frattempo a Chicago il mais guadagna il 2,63% a 773 dollari allo staio (bushel) e il frumento il 6,77% a 1.294 dollari allo staio.

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