Mattarella: "Il voto per la Repubblica avviò un percorso democratico mai interrotto"

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Diritti d'autore Andrew Medichini/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved.
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Di Euronews Agenzie:  Ansa
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Il capo dello Stato ha presieduto la cerimonia per celebrare il 75esimo anniversario della Festa della Repubblica

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Una stagione di rinascita e una ripresa economica da non mancare per modernizzare il Paese. È il cuore del messaggio con cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha avviato le celebrazioni per i 75 anni della Festa della Repubblica. Anche quest'anno, a causa della pandemia, la cerimonia si è tenuta in forma ridotta. Annullata la parata militare su via dei Fori imperiali e l'apertura al pubblico dei Giardini del Quirinale.

Alle 10  Mattarella ha reso omaggio al Milite Ignoto con la deposizione di una corona d'alloro all'Altare della Patria, prima del passaggio delle Frecce Tricolori. Il presidente della Repubblica è stato accolto dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini, e dalle più alte cariche dello Stato che lo hanno atteso alla base del monumento dedicato al Milite Ignoto: il presidente del Consiglio Mario Draghi, i presidenti di Senato e Camera Elisabetta Casellati e Roberto Fico, il presidente della Corte Costituzionale Giancarlo Coraggio.

Accompagnato da Guerini e dal capo di Stato maggiore della Difesa Enzo Vecciarelli, il presidente della Repubblica ha poi passato in rassegna lo schieramento interforze e, dopo l'inno nazionale, ha deposto la corona davanti alla tomba del Milite ignoto.

"Settantacinque anni fa, riconquistata la libertà, il popolo italiano poté, con il referendum del 2 giugno 1946, scegliere il proprio destino", si legge nel messaggio scritto da Mattarella e indirizzato a Vecciarelli. "Il voto per la Repubblica consentì all'Italia di intraprendere il percorso della democrazia, del progresso sociale, dello sviluppo. Un passaggio storico tanto atteso e fondamentale per tutti i cittadini duramente provati da una stagione di guerre e dalla dittatura".

"Un patto di cittadinanza - prosegue Mattarella - sancito dal suffragio universale che, per la prima volta, includeva in maniera completa il voto femminile. Gli italiani e le italiane, insieme, per una nuova Italia. Da allora il processo di crescita e consolidamento della democrazia non si è mai interrotto e ha superato altre terribili prove, come la sfida del terrorismo. La Repubblica, in questi anni, ha rafforzato costantemente il proprio prestigio con una autorevole partecipazione alle Organizzazioni internazionali, dalle Nazioni Unite, all'Alleanza Atlantica, alla Unione europea, di cui è stata fondatrice ed è convinta e attiva sostenitrice".

Il referendum per scegliere la forma di governo, svoltosi il 2 e 3 giugno 1946, vide la vittoria della Repubblica con un margine di circa 2 milioni di voti sulla monarchia. Il risultato fu ufficializzato dalla corte di Cassazione una settimana dopo il voto.

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