Covid-19: Putin: "Il vaccino russo è pronto per l'uso", già iniettato a una delle sue due figlie

Covid-19: Putin: "Il vaccino russo è pronto per l'uso", già iniettato a una delle sue due figlie
Diritti d'autore Alexei Nikolsky/Sputnik
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Di Euronews
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Il clamoroso annuncio del presidente russo Vladimir Putin: il vaccino contro la Covid-19 è pronto, è stato registrato e verrà presto somministrato prioritariamente al personale medico e alle persone più a rischio contagio

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Vladimir Putin aveva promesso che ci sarebbe stato un nuovo Sputnik, il primo satellite lanciato in orbita nel 1957, quando l'Unione sovietica bruciò sul tempo gli Stati Uniti. E proprio questo è il nome (Sputnik V) che è stato dato al primo vaccino al mondo contro la Covid-19: il Presidente russo stesso ha dato l'annuncio dell'avvenuta registrazione in mattinata, aggiungendo che anche una delle sue due figlie lo ha testato.

"Mia figlia è stata vaccinata", ha detto Putin durante un incontro governativo online, "Dopo la prima iniezione ha avuto la febbre a 38, il giorno dopo poco sopra il 37, tutto qui. Dopo la seconda iniezione, dopo il richiamo la temperatura si è alzata ma poi è scesa di nuovo. Si sente bene e il livello dei suoi anticorpi è alto".

Ha inoltre assicurato che il vaccino ha superato tutti i test necessari, è efficace e offre un'immunità duratura.

I primi a riceverlo saranno i lavoratori del settore sanitario, gli insegnanti e tutte le categorie più a rischio.

A inizio agosto Putin aveva già anticipato che il Paese si stava preparando ad una vaccinazione di massa in ottobre. Il ministro russo della Sanità, Mikhail Murashko, ha spiegato che il vaccino sarà prodotto in due sedi, nell'istituto di ricerca pubblico Gamaleya e di Binnopharm. Il vaccino dovrebbe garantire l'immunità per due anni.

La Russia è il quarto Paese al mondo più colpito dal coronavirus. Secondo la Johns Hopkins University, i contagiati sono 895691, i morti 15103.

Scetticismo nella comunità scientifica

La notizia ha scatenato preoccupazione nel mondo scientifico, che si chiede quando verranno resi pubblici gli studi. Lo scetticismo riguarda ovviamente la rapidità con cui è stato registrato il vaccino, prima della cosiddetta fase 3 dei test sull'uomo, che normalmente dura diversi mesi e prevede la partecipazione di migliaia di persone.

La stessa ACTO, l'organizzazione  che riunisce società e comunità di ricerca russe impegnate nelle sperimentazioni cliniche, aveva chiesto al governo di non accelerare i tempi e attendere un livello più avanzato nei risultati: "L'approvazione accelerata non renderà la Russia leader nella corsa (al vaccino), ma esporrà solo i consumatori del vaccino a pericoli inutili", aveva scritto in un comunicato.

Richiesto il vaccino da 20 Stati

La Russia ha ricevuto richieste per la produzione di 1 miliardo di dosi del vaccino da 20 stati. Lo ha affermato il capo del Fondo russo per gli investimenti diretti (RDFI) Kirill Dmitriev durante una conferenza online.

L'OMS invita alla cautela

L'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per bocca del portavoce Tarik Jasarevic ha raccomandato prudenza: " La prequalificazione e l'omologazione di un vaccino passano attraverso procedure rigorose. Siamo in stretto contatto con la Russia e la discussione prosegue".

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