Alstom pronta ad acquisire la canadese Bombardier

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Di Paolo Alberto Valenti
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Dopo il tentativo di fondersi con la tedesca Siemens, impedito dalla Commissione di Bruxelles, il colosso francese del settore ferroviario vuole a tutti i costi il brand ferroviario della canadese Bombardier

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Variazioni nei treni prodotti e vendita dell'impianto in Alsazia: la francese Alstom è pronta alle concessioni per convincere la Commissione europea a lasciarle mettere le mani sul suo concorrente canadese Bombardier Transportation. Fallito nei mesi scorsi il tentativo di fusione con la tedesca Siemens, perché impedito dalla Commissione europea, Alstom vuole a tutti i costi creare un colosso industriale del trasporto su rotaia in grado di affrontare la cinese CRRC Corporation Ltd. (leader mondiale assoluto ma anche azienda di stato) che ha firmato accordi pari a circa 4,9 miliardi di dollari nel secondo trimestre dell'anno col governo di Pechino.

Un colosso non solo in Europa

Il nuovo gruppo franco-canadese impiegherebbe - prima di possibili cessioni per soddisfare Bruxelles - circa 76.000 dipendenti per un fatturato di 15,5 miliardi di euro. Al fine di fare spazio ai rivali e per rispondere alle preoccupazioni iniziali della Commissione europea, Alstom ha annunciato la sua intenzione di presentare un certo numero di impegni. L'azienda intende infatti proporre diverse misure alla Commissione, custode della concorrenza in Europa. In particolare, propone di vendere i treni Coradia Polyvalent prodotti per il mercato francese - chiamato Regiolis dalla SNCF - nonché il suo sito produttivo di Reichshoffen, di stanza in Alsazia. Concretamente, questi treni sarebbero forniti a un nuovo player, se la Commissione fosse d'accordo. Alstom ha già consegnato diverse centinaia di questi treni, principalmente TER. Intanto l'impianto di produzione di Reichshoffen ha commesse garantite fino al 2024. Intanto la Cassa depositi del Quebec, che possiede il 32,5% della divisione ferroviaria di Bombardier, sarebbe già pronta ad accettare l’offerta di Alstom mantenendo una quota azionaria della nuova società dei treni.

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