Mentre l'India festeggia il ritorno del suo connazionale, scontri a fuoco in Kashmir con l'esercito pachistano hanno provocato sei vittime
A poche ore dal ritorno a casa del pilota indiano arrestato in Pakistan, Islamabad denuncia: due soldati del nostro esercito sono stati uccisi in un conflitto a fuoco con gli indiani nei pressi della linea di controllo in Kashmir.
I due militari "sono stati colpiti nelle ultime 24 ore", recita un comunicato dell'esercito secondo il quale "ci sono vittime anche tra le file opposte". Il bilancio dei civili uccisi nelle aree sotto controllo dei due Paesi è salito a 6.
In India intanto il comandante dell'aeronautica Abhinandan Varthaman è stato accolto come un eroe, con festeggiamenti in tutto il Paese.
Il pilota era alla guida di un caccia abbattuto mercoledì durante una missione diretta oltre il confine, in un presunto campo di addestramento per terroristi. Immagini del comandante ferito erano state trasmesse dalla TV pachistana, suscitando reazioni di sdegno nello Stato vicino.
Islamabad aveva riconsegnato il prigioniero "in segno di pace" nella faida che da decenni vede le due Nazioni contrapposte per il predominio sulla regione di confine del Kashmir. Ora il capo delle forze armate pachistane avverte: "Se attaccati eserciteremo la legittima difesa".