Guerra in Yemen, crisi umanitaria e ospedali al collasso

Guerra in Yemen, crisi umanitaria e ospedali al collasso
Diritti d'autore REUTERS/Mohamed al-Sayaghi
Di Cristiano Tassinari
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Il conflitto tra Yemen, coalizione a guida saudita e ribelli houthi appoggiati dall'Iran sta causando quella che l'ONU ha definito "la peggior crisi umanitaria a livello globale". Rischio colera e malnutrizione (soprattutto per i bambini) per gli abitanti di Hodeidah, città sotto assedio.

Oltre tre anni di guerra

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Il conflitto tra quello che resta dello Yemen e la coalizione guidata dall'Arabia Saudita sta provocando "la peggior crisi umanitaria a livello globale", come l'ha definita le Nazioni Unite.

Una guerra che dura ormai dal marzo 2015, passata - tuttavia - per lo più sotto silenzio, ma che ora sta vivendo la sua fase più acuta, una vera e propria resa dei conti. Questa guerra "silenziosa" ha provocato quasi 6.000 morti e oltre 10.000 feriti.

In questi giorni, nella città portuale di Hodeidah, che vive sotto l'assedio dei bombardamenti, gli ospedali sono ormai al collasso: stanno esaurendo le scorte di medicinali e non sono più in grado di accogliere il crescente numero di feriti.

Giovedì, la Croce Rossa ha consegnato gli aiuti necessari ai civili in una scuola attualmente utilizzata come rifugio per le oltre 5.200 famiglie in fuga dalla guerra.
Chi non è riuscito a fuggire vive intrappolato nella città, senza acqua potabile ed elettricità. Con il rischio di una nuova epidemia di colera.

In seguito all'operazione "Golden Victory" (Vittoria Dorada) lanciata lo scorso 13 giugno, le forze della coalizione sunnita - Arabia Saudita e Emirati Arabi - mercoledì hanno riconquistato l'aeroporto di Hodeidah, che era sotto il controllo dei ribelli sciiti Houthi, appoggiati dall'Iran. Nei giorni scorso, era già stato riconquistato il porto.

Uno dei paesi più poveri

Lo Yemen (conosciuto al tempo dei Romani come "Arabia Felix") è uno dei paesi più poveri al mondo. Dei suoi 27 milioni di abitanti, almeno 2/3 sopravvivono esclusivamente grazie agli aiuti umanitari.

Il 25% dei bambini dello Yemen soffre di malnutrizione. Circa 300.000 di questi bambini rischiano addirittura di morire, sotto i bombardamenti o per fame.

Oltre 8 milioni di yemeniti rischiano di morire di fame, secondo i dati dell'OCHA (l'Ufficio di coordinamento degli aiuti umanitari dell'ONU).

Reuters/Mohamed al-Sayaghi
Un bambino sfuggito alla guerra fissa - impaurito ma curioso - l'obiettivo.Reuters/Mohamed al-Sayaghi

La presenza dell'Iran, degli Stati Uniti e della Francia

Nella storia di questa guerra, però, non ci sono solo lo Yemen, l'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi. Determinante è la presenza e il ruolo dell'Iran. Teheran sostiene fin dall'inizio i ribelli Houthi, in chiave anti saudita. La guerra in Yemen, infatti, viene interpretata dagli osservatori internazionali come un campo di battaglia aperto tra Iran e Arabia, da sempre contrapposti.

Da questo punto di vista, rappresenterebbe una sorta di estensione della guerra che si consuma da 7 anni in Siria e che vede uno scontro aperto e generale tra sunniti (l'Arabia) e sciiti (Iran).

Fin dal suo insediamento, Donald Trump ha mostrato preoccupazione per la situazione in Yemen. A destare allarme sono le forze di Al Qaeda nella penisola arabica che rappresentano una minaccia non solo per gli stessi Usa, tramite possibili attentati terroristi sul suolo americano, ma anche per "l'alleato" saudita.

Molto "presente" in questa area anche la Francia, come dimostrato dal fatto che il presidente francese, Macron, ha dichiarato di voler ospitare un summit proprio sulla situazione in Yemen, forse già a fine giugno.

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