Il leader dell'opposizione Navalny arrestato in attesa di giudizio
Una mobilitazione così in Russia non si vedeva da anni. In migliaia questa domenica sono scesi in piazza in un centinaio di città, anche remote per protestare contro la corruzione. Il bilancio è di 500 fermi solo a Mosca, come conferma la polizia, 130 a San Pietroburgo secondo l’agenzia Interfax. Secondo fonti non governative però gli arresti sarebbero 700 nella sola Capitale.
Il leader dell’opposizione Aleksej Navalny, che ha chiamato i russi a manifestare, è finito in manette mentre tentava di raggiungere la piazza a Mosca. Presto sarà davanti a un giudice. Mentre veniva portato via la folla gridava ‘fascisti fascisti’.
Tra gli slogan ‘Russia libera’, ‘dove sono i nostri soldi?’ e attacchi a Putin.
A San Pietroburgo oltre tremila persone sono scese in piazza. Hanno gridato ‘via lo zar’.
People protesting in St. Petersburg's Palace Square in 1917 and today, chanting “Down with the Tsar!” pic.twitter.com/hGj5EwO40S
— Russia is fake news (@Mortis_Banned) 26 marzo 2017
Le manifestazioni che in molte città tra cui Mosca e San Pietroburgo non erano state autorizzate, sono state indette dopo la pubblicazione di un dossier sulle fortune del primo ministro ed ex presidente Dmitrij Medvedev accusato di aver accumulato impropriamente milioni di rubli. Accuse che Medvedev, attraverso il suo portavoce, ha bollato come mera propaganda politica.