"Ritals", storia di una web serie di successo

"Ritals", storia di una web serie di successo
Di Claudio Rosmino
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Euronews vi fa conoscere la coppia star di YouTube che racconta con ironia la vita degli italiani in Francia

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Se qualcuno vi chiama “Ritals”, significa che siete arrivati in Francia. Ma la persona che si rivolge a voi con questo nomignolo non vi sta proprio facendo un complimento.

“Ritals” è la parola che i francesi usano nel linguaggio comune per indicare gli italiani (con cliché e difetti annessi).

Oggi, però, quando sentite pronunciare Ritals potreste reagire con un sorriso, e questo grazie a Svevo Moltrasio e Federico Iarlori,“due espatriati, entusiasti e pentiti, nella Ville Lumière”, come si definiscono sul loro profilo Facebook

Sono ormai i vendicatori di tutti i “Ritals” d’oltralpe. Con la loro omonima web-serie, lanciata due anni fa e oggi popolarissima sul loro canale YouTube, hanno sdoganato i cliché sugli italiani in terra francese e hanno addirittura invertito la rotta. Non sono gli italiani a essere “Ritals”, ma i francesi a giudicarci tali per mancanza di cultura e apertura mentale.

Attraverso spassosi video, Svevo e Federico, ormai vere star del web, raccontano sotto diversi angoli le difficoltà della convivenza con i francesi, le loro manie e convinzioni quando sono in presenza di uno “straniero” (in questo caso un italiano). Il tutto con un sapiente uso della telecamera (Moltrasio è regista di formazione) e dei tempi della comicità all’italiana (scuola Sordi, Verdone, Troisi…)

Dopo aver prodotto due serie del loro progetto Ritals, i due italiani con residenza a Parigi, intendono declinare e far conoscere il loro lavoro in nuovi modi (un lungometraggio, uno spettacolo teatrale, un tour…).

Euronews li incontrerà sabato 25 marzo, a Lione, e ve li farà conoscere direttamente nel corso di un’intervista dal vivo diffusa sulla nostra pagina Facebook in italiano.

Se volete porre delle domande ai due artisti comici, potete inviarle via mail all’indirizzo claudio.rosmino@euronews.com, oppure scrivendo nei commenti su Facebook il giorno dell’intervista.

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