Perquisita sede Samsung a Seul nell'ambito dell'inchiesta per corruzione

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L’annus horribilis di Samsung non è ancora finito.

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L’annus horribilis di Samsung non è ancora finito. La sede di Seul del gigante sudcoreano della telefonia è stata oggetto di una perquisizione nell’ambito dell’inchiesta per corruzione e traffico d’influenza in cui è implicata l’ex-consigliera personale della Presidente Park Guen-Hye.

Choi Soon-Sil, 40 anni, arrestata ad inizio novembre per frode e abuso di potere, è accusata di aver sfruttato la propria influenza sulla Presidente per costringere grandi gruppi industriali, tra cui Samsung, a versare delle tangenti.

Il Capo dello Stato, eletta su un programma che prometteva di attaccare alla radice il clientelismo e la corruzione che divorano la classe politica del Paese, rischia ora di essere il primo Presidente a dover essere sentita dalla magistratura come sospetto in un caso di corruzione.

Samsung offices raided over influence-peddling scandal https://t.co/jM8baAZweF

— AFP news agency (@AFP) 23 novembre 2016

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