Nadia Murad e Lamiya Aji Bashar, attiviste yazide e simbolo della resistenza allo Stato islamico hanno vinto oggi il Premio Sakharov per la libertà di pensiero assegnato dal Parlamento…
Nadia Murad e Lamiya Aji Bashar, attiviste yazide e simbolo della resistenza allo Stato islamico hanno vinto oggi il Premio Sakharov per la
libertà di pensiero assegnato dal Parlamento
europeo.
Le due irachene hanno avuto la meglio sul giornalista turco Can Dundar e sul leader tataro Moustafa Djemilev.
Nadia Murad e Lamiya Aji Bashar “con le violenze subite sulla loro pelle sono un incoraggiamento ed un simbolo per noi a non aver paura” dell’Isil e del terrorismo. Così il presidente del parlamento europeo Martin Schulz ha salutato l’assegnazione del Premio Sakharov alle due attiviste yazide.
“Non dobbiamo mai aver paura, la paura è la cattiva risposta agli attacchi” ha detto ancora Schulz, osservando che “mai dobbiamo permettere una strategia di intimidazione”.
“Sono state testimoni di atrocità senza precedenti” e quindi, ha detto il socialdemocratico tedesco, “si sono messe in un lungo cammino per ricevere la protezione dell’Europa e ora noi siamo obbligati a sostenerle per garantire che la loro testimonianza eviti l’impunità”.
Schulz ha sottolineato anche che la scelta è “molto simbolica” come “appoggio ai sopravvissuti dalla guerra, ai rifugiati”. “Sono – ha detto inoltre – la voce forte di tutti quelli che sono ancora là e
soffrono nel terrore di Daesh, contro cui dobbiamo mobilitare tutti i nostri mezzi”.