Isil èuna specie di franchising del terrore.
Isil èuna specie di franchising del terrore. Dopo la rivendicazione di Jumaat ul Ahrar (JuA), una frazione radicale dei talebani e simpatizzante dell’Isil, è arrivata anche la rivendicazione ufficiale dello Stato islamico dell’attentato kamikaze a Quetta in Pakistan, che ha causato oltre 90 morti. La fonte è come accade in queste settimane, Amaq, l’agenzia ufficiale dell’Isil.
Tuttavia le rivendicazioni per l’odioso attentato contro un ospedale sono ancora discordanti. Sempre a Quetta attivisti hanno, in un primo momento, preso di mira il
presidente dell’associazione avvocati. Dopo, quando i legali si sono riuniti per protestare, un attacco suicida ha ucciso numerosi avvocati e funzionari del governo.
Queste azioni hanno però una cosa in comune: servono a destabilizzare il Pakistan, come ammette un analista” È un progetto che mira a colpire non solo le metropoli, ma anche la provincia”.
L’esercito pakistano ha cercato di reagire. Il capo dell’Isil per la provincia di
Khorasan (Afghanistan e Pakistan), Hafiz Saeed Khan, sarebbe stato ucciso insieme ad altri 30 militanti in una operazione delle forze di sicurezza afghane nel distretto di Achin della provincia orientale di Nangarhar. Il problema è che, a fronte di rovesci militari, Isil non si rivolge a cellule dormienti come in occidente, ma cerca di mettere il cappello su qualsiasi azione di propri simpatizzanti almeno per offrire l’impressione di una maggiore capacità operativa.
I pakistani sono assai critici verso le autorità: “È l’incompetenza del governo che ha provocato l’attacco di Quetta. Non è la prima volta che si sono attacchi agli sciiti. Io sono sciita, ma questo attentato è causato perché il governo non ha preso nessuna precauzione”.
La guerra dentro l’Islam fra sciiti e sunniti, di cui Isil è la rappresentazione più estremista e violenta, continua dunque a mietere vittime. Come in occidente, anche nei paesi musulmani però, la tattica è chiara: attacchi terroristici indiscriminati con kamikaze per fiaccare la popolazione civile.