Non basta a Hillary Clinton la carta de la prima donna alla Casa Bianca per superare la diffidenza dell’elettorato americano nei suoi confronti.
PUBBLICITÀNon basta a Hillary Clinton la carta de la prima donna alla Casa Bianca per superare la diffidenza dell’elettorato americano nei suoi confronti.
Così la convention di Filadelfia è una grande messa costruita su misura per ridare luce al partito tutto e non solo a Hillary Clinton.
Il panegirigo del marito Bill è partito dal secolo scorso:
“Nella primavera del 1971, ho incontrato una ragazza, abbiamo passeggiato, parlato, riso insieme da allora. Oggi Hilary è la sola persona qualificata per governare e riducendo rischi approfittando di tutte le opportunità. È la migliore persona che possa cambiare il corso delle cose che abbia mai conosciuto”.
Michelle Obama non ha solo dato il proprio sostegno ma ha mostrato il pieno appoggio alle battaglie di Hillary Clinton, tra cui quella per l’uguaglianza.
“Mi sveglio tutte le mattine in un edificio costruito da schiavi. Guardo miei figlie, due ragazze belle e intelligenti che giocano con i cani nel giardino della Casa Bianca. Grazie a Hillary Clinton, mie figlie e tutti i nostri ragazzi hanno una certezza in più: una donna può diventare presidente degli Stati Uniti”.
Troppo severa, poco empatica, questa è l’immagine pubblica di Hillary, che in privato invece sembra indossare un’altra maschera, come confermano le madri dei giovani morti per colpi d’arma da fuoco.
Lucia McBath, Mother of Jordan Davis:
“Hillary Clinton non ha paura di parlare dei problemi dei neri, non ha paura di sedersi al fianco delle madri in lutto e sopportare la nostra angoscia, non costruisce muri intorno al proprio cuore, non solo ascolta i nostri problemi ma ci invita a essere parte della soluzione”.
Anche Meryl Streep ha gridato il proprio sostegno all’ex segretario di Stato:
Dopo Barack Obama, ha dichiarato la Streep: “Scriverete ancora una bella pagina di storia, perché in Novembre, Hillary Clinton sarà la prima presidente donna del nostro Paese”.