La Norvegia ricorda il massacro di Utoya

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Di Euronews
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La Norvegia si ferma per ricordare il massacro di cinque anni fa sull’isola di Utoya.

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La Norvegia si ferma per ricordare il massacro di cinque anni fa sull’isola di Utoya. Una strage compiuta da Anders Behring Breivik in cui persero la vita 77 persone.

Il primo ministro norvegese Erna Solberg ha definito il 22 luglio 2011 come un giorno “terribilmente triste” che ha scosso la nazione. Le vittime furono 77, 69 sull’isola di Utoya, dove era in corso il raduno dei giovani del Partito Laburista Norvegese. Breivik, simpatizzante di estrema destra e all’epoca 32enne, si presentò vestito con un’uniforme e sparò sulla folla.

Ha detto il leader dei giovani socialisti: “Centinaia di giovani furono cacciati come prede su quest’isoletta. Il motivo per cui siamo qui è che non deve accadere mai più. Questa sofferenza in questa occasione la sentiamo fortissima”.

Breivik è stato condannato a 21 anni di carcere, davanti ai giudici ha detto che voleva mandare un “messaggio forte al popolo, per fermare i danni del partito laburista.

Dal canto loro i laburisti che hanno pubblicato un video sui social per ricordare i compagni persi nella strage riepilogano i valori per cui continuare a combattere, per dimostrare che le società europee hanno gli anticorpi a virus come razzismo e integralismo.

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