Ucraina, non c'è accordo sul voto in Donbass

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Di Euronews
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Nulla di fatto dal vertice di Parigi con Russia, Francia e Germania.

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Sostanziale nulla di fatto al termine del vertice di Parigi, che tornava a mettere a confronto Ucraina e Russia, con l’intermediazione di Francia e Germania.

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha lasciato la riunione con qualche minuto d’anticipo, senza rilasciare commenti.

Il necessario passo avanti lungo la via tracciata dagli accordi di Minsk sarebbero le elezioni nel Donbass, ma al momento non paiono esserci grandi speranze.

“Il punto sul quale ho battuto – ha detto il ministro degli Esteri ucraino Pavlo Klimkin – è la necessità che ci sia sicurezza nel periodo che precede le prossime elezioni. Senza sicurezza, non possiamo garantire null’altro. Per questo abbiamo bisogno ampia e robusta presenza internazionale sul terreno”.

La speranza espressa dal francese Jean Marc Ayrault è che nelle zone orientali controllate dai separatisti russi si voti per la fine di giugno. Il “padrone di casa” è stato il più ottimista del quartetto, ma paiono esserci ancora ostacoli assai difficili da superare.

L’Alto Commissariato Onu per i diritti umani, in un rapporto presentato giovedì a Kiev, afferma che sono almeno 9.167 le persone che hanno perso la vita nel conflitto del Donbass dall’inizio dei combattimenti, nell’aprile del 2014, al 15 febbraio scorso.

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