Voli speciali per rifugiati respinti. È l’obiettivo della Svezia che conta di respingere fino a 80.000 persone a cui sia stato rifiutato lo status di
Voli speciali per rifugiati respinti. È l’obiettivo della Svezia che conta di respingere fino a 80.000 persone a cui sia stato rifiutato lo status di rifugiato.
Ancora non si sa dove andranno, ma è probabile che, sulla base degli accordi di Dublino, verranno spedite se non nei Paesi di provenienza, nei primi Paesi europei in cui sono giunte. Italia e Grecia temono di vedersi arrivare decine di migliaia di persone respinte da Stoccolma.
La Svezia conta meno di 10 milioni di abitanti e nel solo 2015 ha accolto 163 mila richiedenti asilo.
“Non vogliamo deportare nessuno, ma quelli a cui è rifiutata la domanda dovranno ritornare ai loro Paesi di origine”, ha detto il ministro dell’interno svedese.
L’effetto-valanga è però innescato dato che la Finlandia ha a sua volta detto che potrebbe espellere fino a 20.000 persone.
C‘è terrore fra i richiedenti asilo.
Dice un migrante: “Non credo che la Svezia possa espellere tutte queste persone. Verso quale Paese se non hanno documenti? Sono solo parole”.
“Abbiamo lasciato il nostro Paese per venire in Europa, un territorio che rispetta i diritti umani, i diritti delle donne e dei bambini. Questa decisione della Svezia non ci aiuta”, aggiunge un uomo.
L’opinione pubblica però, è indignata dopo l’omicidio della giovane operatrice umanitaria accoltellata da un minorenne richiedente asilo perché si era frapposta in una lite. Una morte che ha scioccato un intero Paese e spinto l’esecutivo ad agire.