È quella di Wolfgang Albers, capo della polizia di Colonia, la prima testa a cadere dopo il capodanno da incubo, quando un migliaio di persone hanno
È quella di Wolfgang Albers, capo della polizia di Colonia, la prima testa a cadere dopo il capodanno da incubo, quando un migliaio di persone hanno messo a ferro e fuoco la stazione centrale della città tedesca e alcune decine di loro hanno aggredito donne e passanti. Due finora anche le denunce per stupro a fronte di oltre 120 persone che si sono rivolte alla polizia.
A oltre una settimana dall’accaduto però, poco si sa dello stato delle indagini. Una trentina di persone sono state identificate, alcune sarebbero richiedenti asilo. I media sono concordi nell’inchiodare le autorità alle proprie responsabilità visto l’enorme approssimazione dimostrata nel gestire le violenze di quella incredibile notte.
La cancelliera Angela Merkel ha cercato di rassicurare i tedeschi promettendo di adattare la legislazione in materia: “Dobbiamo chiederci se le leggi che abbiamo, rispondano a ciò di cui abbiamo bisogno. Credo che alcune cose vadano cambiate e i ministri degli interni e della giustizia ne stanno discutendo”.
Per il momento però, nessun è stato formalmente incriminato. Ancora più incredibile se si pensa che nella zona della stazione centrale sono moltissime le telecamere a circuito chiuso che evidentemente non sono bastate per identificare definitivamente gli autori di questi atti odiosi.