Sciiti e sunniti, le due visioni diverse dell'Islam

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Di Euronews
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Con i conflitti in corso del mondo arabo si sente spesso parlare di sciiti e sunniti.

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Con i conflitti in corso del mondo arabo si sente spesso parlare di sciiti e sunniti. Ovvero le due principali correnti dell’Islam. Non tutti conoscono tuttavia le caratteristiche che contraddistinguono i due gruppi. Senza contare che in Medio Oriente l’attuale situazione politica ha aggravato le divisioni tra il governo sciita dell’Iran e gli stati del golfo con governi sunniti. Cosa divide precisamente queste due correnti dell’Islam? Il punto cruciale della discordia è su chi sia e che ruolo debba avere il “khalifa”, ovvero il califfo, cioè il successore di Maometto.

Differenze tra sciiti e sunniti

Il termine sciita deriva dall’arabo Shi’atu Ali, ovvero “sostenitori di Ali”, genero di Maometto.

Il termine sunnita deriva dall’arabo Ahl al-Sunnah che significa “il popolo delle tradizioni (di Maometto)”. I sunniti ritengono di essere la scuola di pensiero più ortodossa e tradizionalista dell’Islam.

La scissione

La diatriba ha inizio dopo la morte del profeta Maometto avvenuta nel 632 dopo Cristo. I musulmani si divisero in due rami: il primo, quello dei futuri sunniti, sosteneva che il nuovo leader della comunità musulmana (il legittimo califfo) fosse Abu Bakr, compagno di Maometto e importante studioso islamico. Il secondo ramo, i futuri sciiti, sosteneva invece una posizione diversa ovvero che diventare “califfo” fosse un diritto riservato ai discendenti di Maometto e che il titolo spettasse a Ali ibn Abi Talib, genero del profeta, dal momento che Maometto non aveva figli maschi. I sostenitori di Abu Bakr ebbero la meglio, anche se Ali governò per un breve periodo in veste di quarto califfo. La frattura all’interno dell’islam si consolidò quando Hussein, figlio di Ali, fu ucciso nel 680 a Kerbala dalle truppe sunnite al potere. Da quel momento i sunniti hanno continuato a monopolizzare il potere politico a discapito degli sciiti.

Molte scuole di pensiero sunnite ritengono che gli sciiti siano i peggiori nemici dell’Islam. Secondo uno studio condotto da “Pew Research Center” nella maggior parte dei paesi del Medio Oriente almeno il 40% dei sunniti non considera gli sciiti veri musulmani. Senza contare che nei Paesi a maggioranza sunnita gli sciiti appartengono spesso alle classi sociali più povere e vengono perseguitati.

Le differenze nelle pratiche religiose

Tutti i musulmani concordano sul fatto che Allah sia l’unico dio, Maometto il suo profeta, osservano i pilastri dell’Islam e condividono il Corano. Tuttavia ci sono differenze ben più sottili tra le due fazioni proprio sulla percezione dell’Islam.

Gli sciiti pregano tre volte al giorno con le mani in parallelo rispetto al corpo, davanti alle cosce. La preghiera finisce pronunciando tre volte il “takbir” (Allahu akbar). Festeggiano l’Ashura in cui viene ricordato il martirio di Hussayn a Karbala. Lo sciismo ha un clero organizzato e preparato in università specifiche di scienze islamiche. I pilastri del culto sono 10.

I sunniti pregano cinque volte al giorno con le mani congiunte all’altezza del diaframma e ripetono la formula “Testimonio che non c’è divinità se non Iddio, e Muhammad è il suo Profeta”, frase che campeggia anche sulle bandiere dell’ISIL. Basano la loro pratica religiosa sulla “sunna” ovvero sugli atti e sugli insegnamenti del Profeta. I pilastri del culto sono 5 mentre si celebrano solo due feste: Eid al-Fitr, che segna la fine del mese di digiuno, e la Eid al-Adha, festa del sacrificio, alla fine del pellegrinaggio alla Mecca. Inoltre per i sunniti è solo l’imam colui che può guidare la preghiera.

Altre usanze

Cibi e bevande: non ci sono differenze. Per entrambi i gruppi è vietato consumare carne di maiale e alcol.

Velo islamico: L’uso del velo per le donne musulmane è obbligatorio sia nel mondo sunnita sia nel mondo sciita, in base ai versetti di due sure del Corano (XXXIII, 59 e XXIV, 31). Ma le versioni più rigide, come niqab e burqa sono diffuse in Paesi sunniti come l’Afghanistan. In Iran, il più grande Paese sciita, il velo più usato è lo hijab.

Sciiti e sunniti nel mondo

I sunniti costituiscono circa l’87% della popolazione musulmana nel mondo. Gli sciiti costituiscono invece il restante 13%, dislocati in Iran, Iraq, Pakistan, Arabia Saudita, Bahrein, Libano, Yemen e Siria. Attualmente ci sono circa 1,6 miliardi di musulmani. 1 miliardo circa vive in Asia, 240 milioni nell’Africa sub-Sahariana e 320 milioni in Medio-Oriente. I musulmani in Europa sono circa 44 milioni (il 6% della popolazione totale).

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