Brasile, Roussef in stato di accusa: "Mi difenderò" ma intanto si dimette un ministro

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Di Euronews
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Nuovi colpi per la presidente del Brasile Dilma Roussef, nei cui confronti pende un procedimento di impeachment. La Corte suprema di Brasilia ha

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Nuovi colpi per la presidente del Brasile Dilma Roussef, nei cui confronti pende un procedimento di impeachment. La Corte suprema di Brasilia ha respinto le azioni presentate da partiti alleati alla presidente contro la sua messa in stato d’accusa. Il suo governo, intanto, perde pezzi, si è dimesso Eliseu Padilha, il Ministro dell’aviazione civile.

“Il procedimento di impeachment nei miei confronti non ha alcun fondamento. Difenderò il mio mandato con tutti gli strumenti costituzionali che fanno parte del nostro Stato democratico”, ha detto Dilma Roussef.

Il 2 dicembre scorso il presidente della Camera dei deputati, Eduardo Cunha, ha autorizzato l’avvio di un’inchiesta parlamentare contro Rousseff accogliendo la richiesta dell’opposizione. I mercati hanno subito reagito positivamente con valuta e borsa in rialzo.

La presidente è accusata di aver falsificato i bilanci del 2014 e del 2015 e di aver ricevuto finanziamenti illeciti in campagna elettorale dall’azienda petrolifera statale Petrobas, coinvolta in una serie di scandali.

Se le accuse venissero confermate e l’impeachment votato da un terzo dei 512 parlamentari, la Rousseff, che è stata rieletta lo scorso anno, dovrebbe lasciare il suo incarico.

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