Clima: la Cina, in emergenza inquinamento

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Di Euronews
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La Cina affronta la Conferenza Mondiale sul Clima con un atteggiamento più propositivo rispetto al passato, spinta anche da un’opinione pubblica

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La Cina affronta la Conferenza Mondiale sul Clima con un atteggiamento più propositivo rispetto al passato, spinta anche da un’opinione pubblica sempre più consapevole dei danni prodotti dalle emissioni a effetto serra.
E proprio in coincidenza con l’apertura della Conferenza, a Pechino è allerta inquinamento. Per il terzo giorno consecutivo gli abitanti sono stati invitati a chiudersi in casa. Chi esce, lo fa a proprio rischio e pericolo:

“Con questo tipo di tempo, lo vedete… tutta Pechino è avvolta da una cappa di smog. E per ogni respiro, ogni mattina alzandosi, la gola non reagisce bene, qualche volta è irritata, e fai fatica a respirare”.

Le autorità tendono a non divulgare i dati, ma le misurazioni effettuate dall’ambasciata statunitense a Pechino per le polveri sottili parlano di 391 particelle per metro cubo, oltre quindici volte il limite stabilito dall’OMS, 25.

Situazione non molto dissimile a Shanghai:
“Dà problemi ai polmoni – conferma questa giovane madre – quando lo smog è pesante mia figlia tossisce e fatica a respirare”.

Con l’arrivo dell’inverno sono stati accesi gli impianti di riscaldamento, che funzionano per la gran parte a carbone. In generale il carbone pesa per l’80% sul consumo energetico della Cina, primo Paese nella classifica dei responsabili dell’inquinamento. La classifica pro capite è invece guidata dall’Australia.

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