Crisi migranti: chiusa stazione a Budapest. Rimpallo responsabilità fra Ungheria e Germania

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Di Euronews
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Così vicini all’obiettivo da poterlo toccare. Eppure questo resta irraggiungibile e non si può che gridarlo: libertà. Non resta altro da fare alle

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Così vicini all’obiettivo da poterlo toccare. Eppure questo resta irraggiungibile e non si può che gridarlo: libertà.

Non resta altro da fare alle centinaia di migranti raccolti fuori della stazione di Budapest est. È chiusa dalla polizia e sono stati mandati sul posto 3500 soldati, ma se si vuole trovare un colpevole di tutto questo, forse bisogna cercare nella politica. Perché la gente comune, secondo questa donna, fa quello che può: “Il governo di qui non ci ha dato nulla, ma gli ungheresi sono adorabili e cercano di aiutarci in tutti i modi”.

Ma allora la colpa di chi è?

I migranti cercano di raggiungere la Germania. Berlino ha detto che non li rimanderà indietro e che intende sospendere l’accordo di Dublino, accordando 850.000 visti per i siriani. Ha chiesto però che i paesi attraverso cui queste persone transitano, cerchino di fermarli proprio in ottemperanza del trattato di Dublino che prevede che il richiedente faccia domanda di asilo nel primo paese in cui arriva. In questo caso l’Ungheria. E Budapest che di quel trattato è cofirmataria, si trova con le mani legate.

Per questo centinaia di persone sono accampate nelle adiacenze della stazione. Per ora possono solo vedere la meta. Raggiungerla sul serio è tutta un’altra storia.

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