Viktor Orban al Parlamento europeo: 'Abbiamo il diritto di parlare di pena di morte'

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Di Euronews
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Viktor Orban arriva al Parlamento europeo. Il premier ungherese, che rifiuta la proposta della Commissione di ripartire i migranti tra i 28 Stati

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Viktor Orban arriva al Parlamento europeo. Il premier ungherese, che rifiuta la proposta della Commissione di ripartire i migranti tra i 28 Stati membri dell’Unione, a fine aprile era tornato a far parlare di sé ventilando
la prospettiva di un ripristino della pena di morte.

“L’Ungheria – ha dichiarato al microfono di euronews – è un Paese costituzionale che sta conducendo le proprie lotte politiche con mezzi costituzionali. Sarei felice se la legge europea restituisse la questione della pena di morte alle competenze nazionali. Ma oggi non è così. Prima occorre che la questione torni ad essere di competenza nazionale e poi potremmo discutere e decidere su questo tema. Questo è l’ordine”.

Parole non esattamente tranquillizzanti ma il capogruppo dei Popolari europei, Manfred Weber, vicino a Orban, minimizza e accusa i socialisti di voler manipolare il dibattito andato in scena a Strasburgo: “Viktor Orban ha chiarito che in Ungheria non c‘è dibattito né iniziativa legislativa
sulla pena di morte. Per cui non questo è più un problema”.

Tra le altre iniziative del premier magiaro una consultazione popolare con un questionario sull’immigrazione illegale. Il risultato, anche grazie alla formulazione delle domande, appare scontato. E tra gli eurodeputati c‘è chi parla di iniziative molto pericolose, come Rebecca Harms, eurodeputato tedesco dei Verdi: “Lo potremmo chiamare uno strumento per ‘avvelenare i pozzi’: qualcosa studiato per avvelenare la fonte, per cui dietro c‘è una mente davvero diabolica”.

Secondo molti analisti Orban, dato in caduta libera nei sondaggi, sta tentando di recuperare consensi grazie a politiche sempre più populiste. Una sorta di difensore della patria di fronte alle scelte di Bruxelles.

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