Giornata decretata dal presidente Poroshenko, ma le autorità filorusse della repubblica separatista di Donetsk non la rispettano.
Giornata di lutto, in Ucraina, per i 33 morti nel Donbass, a causa di un’esplosione in una miniera di carbone. Questa la cifra ufficiale diffusa dalle autorità della repubblica separatista di Donetsk.
A decretarla è stato il presidente Petro Poroshenko.
La zona del disastro è controllata dai filorussi, che hanno rifiutato l’aiuto offerto dal governo di Kiev per recuperare i corpi.
L’incidente di mercoledì non ha fermato il lavoro. I minatori sono regolarmente al loro posto.
Al momento dell’esplosione, probabilmente causata da una fuga di gas, all’interno del complesso c’erano circa 230 lavoratori, ma la maggior parte si è salvata perché si trovava in superficie.
La miniera di Zasyadko, oggi appartenente a una società privata, è stata teatro di numerosi incidenti mortali nei suoi 57 anni di storia. Il peggiore è avvenuto nel 2007, quando morirono oltre 100 persone.