Messico: parenti dei 43 desaparecidos, decisi a compiere ricerche

Messico: parenti dei 43 desaparecidos, decisi a compiere ricerche
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Di Alberto De Filippis
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“Se li sono portati via vivi, e vivi li rivogliamo” lo gridavano i parenti dei 43 studenti scomparsi in Messico. Finora solo i resti di uno di loro

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“Se li sono portati via vivi, e vivi li rivogliamo” lo gridavano i parenti dei 43 studenti scomparsi in Messico. Finora solo i resti di uno di loro sono stati ritrovati e per gli altri ci sono poche speranze.

Soprattutto dopo la scoperta di molte fosse comuni e del corpo del secondo prete sequestrato e assassinato dai narcotrafficanti, le famiglie sono stufe e vogliono iniziare le loro ricerche almeno per poter piangere i loro morti: Anche se la FBI è coinvolta nelle operazioni la fiducia è poca : “Il governo non ha fatto nulla. Ci hanno detto che ci dobbiamo rassegnare. Si rassegnerebbe il presidente se si trattasse della scomparsa di suo figlio?”, dice un padre.

Le persone scomparse facevano parte di un collettivo di sinistra che aveva intenzione di fare una manifestazione di protesta contro le connivenze politiche con la narcomafia. Sarebbero stati uccisi per fare un favore a un politico corrotto della zona e dare un segnale alle popolazioni. Malgrado un ingente spiegamento di forze e l’interesse dei media internazionali sulla vicenda, finora le ricerche non hanno condotto a nulla.

Il Messico è devastato dalla guerra contro il narcotraffico e fra gli stessi cartelli. Migliaia di persone sono uccise ogni anno in uno scontro senza quartiere.

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