Continuano i bombardamenti aerei contro obiettivi dell’Isil in Iraq. Secondo fonti locali citate dalle agenzie, uno dei leader del califfato, Radwan Taleb al-Amdouni, è rimasto ucciso a Mosul.
L’offensiva occidentale però non basta a fermare i miliziani della Jihad, che pare ogni giorno rafforzarsi con i volontari che giungono da ovunque.
Dalla Tunisia è partito anche un ragazzo di sedici anni, e ora i genitori si chiedono perché abbia fatto questa scelta.
“In casa abbiamo sempre professato un islamismo tollerante. Mio figlio è stato plagiato, gli hanno lavato il cervello”.
Sarebbero più di tremila i cittadini tunisini arruolati nelle fila dell’Isil.
“Molte prediche hanno sollecitato i giovani, specialmente gli studenti, ad andare in Siria e combattere la jihad”.
L’alto numero di occidentali finiti a combattere la guerra santa dell’Isil preoccupa molti paesi europei, che ora cominciano a chiedersi come contrastare questa tendenza alla radicalizzazione del conflitto.