Sui passi della musica dei nativi americani a Phoenix

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Dall'Heritage Festival all'Heard Museum: la città dell'Arizona vedere passato e presente miscolandosi. Il confine tra deserto e contesto urbano lascia spazio a quello tra tradizione e sperimentazione

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Nella città di Phoenix, in Arizona, che si tratti dell'area di Tempe o di Scottsdale, c'è un club e un locale per o ogni genere musicale. Il deserto nella periferia del centro urbano fa da contrasto con il fermento musicale che appartiene a questo posto dai tempi dei nativi americani.

La  città si trova nella "Valle del Sole". dove una rete di canali ha permesso la creazione di imprese agricole nel bel mezzo del deserto.

Scoprire la sua storia attraverso la musica ha una tappa immancabile: il museo degli strumenti musicali (Mim), dove sono conservati 15 mila pezzi. Un vero e proprio santuario per gli appassionati di questa arte. "La gente viene da tutto il mondo: qui il paesaggio naturale va a braccetto con il panorama musicale", spiega Richard D. Walter, curatore del Mim.

Alcuni degli strumenti della collezione sono stati tramandati di generazione in generazione e continuano a rappresentare la comunità, la famiglia e il patrimonio. Per Richard, il valore di ciascun oggetto, va oltre la sua forma fisica e si lega alla storia delle persone e dell'umanità.

Per saperne di più sulla musica delle comunità indigene di Phoenix, abbiamo visitato l'Heard Museum, uno spazio dedicato alla promozione dell'arte indiana americana. Il direttore dell'impegno comunitario dell'Heard Museum, Marcus Monenerkit, ci ha spiegato nel dettaglio come è nata l'idea di un museo.

"Il museo è stato fondato nel 1929, ha una collezione completa di circa 45 mila oggetti. Ma oggi il nostro compito, la nostra missione, è rappresentare la cultura degli indiani d'America: c'è molta tristezza per quello che è accaduto, ma ci sono anche momenti di festa, che appaiono abbastanza regolarmente", spiega.

"La musica è di tutti"

Un'altra visita necessaria è quella all'Heritage Festival, che si tiene nella vicina Flagstaff. Offre una rara occasione per assistere alle esibizioni di chi ritiene preziose le proprie radici.

"Non importa quale lingua parliamo, se non ci capiamo, se suoniamo un ritmo, un motivo o una melodia, ci connettiamo con te", ci dice il musicista Aaron White, che è cresciuto circondato dalla cultura nativa attraverso la musica.

Ma non c'è solo la musica tradizionale in mostra all'Heritage Festival. Sage Bond, una musicista locale, combina influenze e cultura tradizionali con un tocco di heavy metal per creare qualcosa di unico.

"Sono felice di poter partecipare a questo spettacolo all'Heritage Festival. La gente vede gli aspetti tradizionali, sperimenta la cultura e ascolta anche musica moderna e contemporanea. I nativi non suonano sempre musica tradizionale: facciamo anche altre cose, siamo persone di oggi, non del passato", afferma Sage.

Phoenix non è una città tradizionale. La sua influenza e la sua cultura si estendono oltre i confini nazionali e sono profondamente radicate nella musica. Sebbene il clima mite e il sole splendente attraggano visitatori da tutto il mondo, sono le esperienze, le culture e gli abitanti del luogo a rendere questa città una meta imperdibile.

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