Strage dell'autobus di Mestre, le autorità indagano sulle cause

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A poche ore dal gravissimo incidente automobilistico, che a Mestre ha ucciso almeno 21 passeggeri, gli inquirenti indagano sulle cause

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La polizia italiana ha confermato che alcuni dei passeggeri che erano a bordo dell'autobus, precipitato per oltre dieci metri da un cavalcavia a Mestre,  erano turisti stranieri di varie nazionalità.

La polizia veneziana ha ribadito che tra i feriti ci sono cittadini ucraini, spagnoli, francesi, austriaci e tedeschi. Ora sappiamo che 21 persone sono morte e 18 sono i feriti dopo che l'autobus è precipitato dalla sopraelevata veneziana martedì sera.

Il rischio concreto dell'aumento delle vittime

Resta probabile che il bilancio delle vittime cresca, date le condizioni mediche di alcuni passeggeri,  descritte come gravi; al momento la causa dell'incidente rimane poco chiara.

Secondo le prime informazioni, l'autobus elettrico avrebbe preso fuoco dopo aver colpito  cavi elettrici sospesi mentre cadeva a terra. Tuttavia i vigili del fuoco e le autorità locali lo hanno escluso, affermando che l'autobus ha preso fuoco quando ha impattato sul selciato. Fra le ipotesi resta plausibile che l'incidente sia stato causato da un improvviso malessere del conducente. Le autorità dovranno accertarlo. Intanto i filmati mostrano che il cavalcavia è dotato di un vecchio e fragile guardrail metallico. Bisognerà anche stabilire se questo elemento può aver concorso o meno alla dinamica dell'incidente.

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