Euronews intervista Zelensky, presidente dell'Ucraina: Donbass, Crimea, UE, Trump, Lukashenko...

Euronews intervista Zelensky, presidente dell'Ucraina: Donbass, Crimea, UE, Trump, Lukashenko...
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Di Edizione italiana: Cristiano Tassinari
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Intervista esclusiva di Euronews a Volodymyr Zelensky, presidente dell'Ucraina. Tanti i temi trattati, a cominciare dalla guerra nel Donbass e all'annessione della Crimea alla Russia. Ma anche i suoi rapporti con Trump e l'Unione Europea. E un consiglio a Lukashenko: "Faccia nuove elezioni".

È passato poco più di un anno da quando Volodymyr Zelensky ha sorpreso il mondo conquistando una vittoria schiacciante alle elezioni presidenziali dell'Ucraina, con oltre il 70% dei voti.

"Non vi deluderò mai", aveva detto l'attore, diventato politico, al suo insediamento.

Dalla fiction alla realtà

In una serie tv seguitissima in Ucraina, "Il Servitore del Popolo", Zelensky aveva già curiosamente interpretato il personaggio del presidente.
La storia narra di un professore di storia che, durante una lezione, entusiasma i suoi studenti con accorate tirate contro i "cattivi" che stanno rovinando l’Ucraina. La lezione viene messa su YouTube e diventa virale. Il paese si infiamma e porta il professore alla presidenza.
E il nome del suo partito è proprio "Sluha Naroda", il Servitore del Popolo.
Esattamente la fiction.
Come dire: dalla fantasia alla realtà.

La giornalista ucraina di Euronews, Sasha Vakulina, ha ottenuto un'intervista esclusiva con Zelensky.

Una rivoluzione, la Crimea e il Donbass

"Sono arrivata a Kiev per una intervista esclusiva con il presidente ucraino, per chiedergli del suo primo anno di mandato, sulla gestione di un paese di 42 milioni di persone che nell'ultimo decennio ha visto una rivoluzione, l'annessione della Crimea e un conflitto armato in corso nell'est del paese".

Euronews.
La giornalista di Euronews, Sasha Vakulina, davanti al palazzo presidenziale di Kiev.Euronews.

- Sasha Vakulina, giornalista di Euronews:
Signor Presidente, è passato poco più di un anno da quando lei ha vinto le elezioni presidenziali in Ucraina...

Volodymyr Zelensky, presidente dell'Ucraina:
"Dice sul serio? Già un anno?"

- Sasha Vakulina, giornalista di Euronews:
"Si, poco più di un anno.

Volodymyr Zelensky, presidente dell'Ucraina:
"Sembra ieri".

- Sasha Vakulina, giornalista di Euronews:
Non le sembra che sia di più?

Volodymyr Zelensky, presidente dell'Ucraina:
"No, al contrario. Il tempo vola così velocemente. Tante cose da fare, molti risultati contrastanti, ad essere onesti. Ma sembra ieri."

- Sasha Vakulina, giornalista di Euronews:
Come sta andando? A parte il fatto che sembra che il tempo sia passato così in fretta? C'è qualcosa che l'ha colpita, in senso positivo o negativo?

AP/Ukrainian Presidential Press Office
24 agosto: il presidente Zelensky celebra la Giornata dell'Indipendenza dell'Ucraina.AP/Ukrainian Presidential Press Office

"Spero che un giorno la gente non voglia sputarmi in faccia"

Volodymyr Zelensky, presidente dell'Ucraina:
"Una varietà di molte cose. Ci sono molti problemi diversi quando si è solo un cittadino comune, una persona comune: anch'io mi sento ancora una persona comune e questa è la mia sensazione, dentro di me...
L'ho già detto ed è vero che sarò sempre e solo una persona normale. Ciò che è molto importante per me è che quando non sarò più presidente dell'Ucraina potrò ancora camminare a testa alta per le strade non solo di Kiev, ma di tutta l'Ucraina.
Il miglior risultato sarebbe se la gente fosse orgogliosa di me, ma almeno che la gente mi saluti. Spero che non abbiano voglia di dirmi qualcosa di spiacevole o, peggio, spero che la gente non voglia di sputarmi in faccia.
Perché la maggior parte dei politici finisce la carriera in questo modo, quando non provengono dalla gente e tornano nella società, giudicati per quello che hanno fatto in politica.
Quello che è stato notevole in questo periodo è stato quello che ho fatto e l'ho fatto in modo da non vergognarmi.
Tutto quello che faccio, lo faccio in modo che i miei figli non si vergognino e, soprattutto, in modo che i miei genitori non si vergognino. Per me è la cosa più importante".

"Quante vite può salvare, personalmente, il presidente dell'Ucraina?"

"Lei sa della guerra nell'est dell'Ucraina: non si ferma mai, non è come una settimana di lavoro, quando si lavora solo 5 giorni.
La guerra si svolge 24 ore su 24, 7 giorni su 7. E ogni giorno ci sono preoccupazioni e problemi. E non si possono dare risposte qualsiasi, c'è bisogno di risposte che portino risultati e passi in avanti.
Perché è importante, perché dipende da quei passi in avanti quante persone sono morte, quanti sono stati feriti.
E quante vite, personalmente, il presidente dell'Ucraina, può salvare?
Non importa come lo faccio, se con delle telefonate o se vado in prima linea. So che quando sono in prima linea, non sparano, hanno paura. Per questo dico sempre a chiunque del governo o dell'ufficio presidenziale, a qualsiasi autorità, di andare in prima linea. Perché? Perché non apriranno il fuoco in quel momento. E questo è vero"

Euronews
Il presidente ucraino durante l'intervista a Euronews.Euronews

- Sasha Vakulina, giornalista di Euronews:
Da quando sono riprese le trattative sulla situazione nel Donbass al vertice di Parigi "formato Normandia" del dicembre dello scorso anno (summit con Ucraina, Russia, Francia e Germania, ndr), lei ha detto di essersi concesso un anno per ottenere dei risultati definitivi. Mancano solo pochi mesi, ormai, all'anniversario di quel vertice. Qual è la situazione ora? Quali progressi sono stati fatti in questo periodo?

"Nessuno può far finire la guerra più velocemente di me"

Volodymyr Zelensky, presidente dell'Ucraina:
"Sta andando avanti. Si sta muovendo, ma non così velocemente come mi aspettavo. Ma ora c'è un cessate il fuoco. Ci sarà un nuovo summit. C'è stato lo scambio di prigionieri. Abbiamo concordato i siti di disimpegno militare e 20 siti di sminamento, che è molto importante.
Quanto tempo ci vorrà ancora? -Non lo so. Penso che il nostro secondo incontro del "formato Normandia", previsto per il 28 agosto, significhi che c'è una grande possibilità di porre fine alla guerra".

Charles Platiau/Copyright 2019 The Associated Press. All rights reserved
9 dicembre 2019: summit all'Eliseo con Zelensky, Merkel, Macron e Putin.Charles Platiau/Copyright 2019 The Associated Press. All rights reserved

- Sasha Vakulina, giornalista di Euronews:
Quando?

Zelensky fa una pausa, lunga, di riflessione.
Quindi prova a rispondere.

Volodymyr Zelensky, presidente dell'Ucraina:
"Quando? Non appena possibile...
Voglio credere che sarà quest'anno. Voglio davvero crederci e ci credo, davvero.
Se dipendesse solo da me, se dipendesse solo da me...
Non voglio fare nomi ora, ma prima nessuno lo voleva davvero tanto quanto me, neanche lontanamente. Nessuno ha fatto tanto per accelerare il processo di pace e per metterlo sotto i riflettori del mondo.
E tutti lo vedono! E non intendo solo noi qui in Ucraina, i nostri partner lo vedono, i nostri partner stranieri. Tutti lo vedono.

"Io so che nessuno può far finire la guerra più velocemente di me".
Volodymyr Zelensky
42 anni, presidente dell'Ucraina
Vadim Ghirda/Copyright 2019 The Associated Press. All rights reserved.
La grinta di Volodymyr Zelensky.Vadim Ghirda/Copyright 2019 The Associated Press. All rights reserved.

- Sasha Vakulina, giornalista di Euronews:
Questo formato Normandia e il protocollo di Minsk pensa che siano efficienti? Ci sono opzioni alternative?

Volodymyr Zelensky, presidente dell'Ucraina:
"C'è sempre un modo, dicono tutti. Ci sono sempre opzioni alternative. Abbiamo piani alternativi su cosa si può fare. Ma non c'è nessun altro piano veramente efficiente che possa ottenere un reale supporto da tutte e quattro le parti del formato Normandia.
D'altra parte, c'è ancora un po' di tempo, come ha detto e come ho promesso. Ecco perché voglio andare avanti in questo modo. E se non dovesse funzionare, allora penseremo ad altre opzioni".

"Per la pace serve il dialogo, anche con Putin"

- Sasha Vakulina, giornalista di Euronews:
Il fatto che lei abbia stabilito un dialogo diretto con il presidente Putin ha causato molti commenti controversi in Ucraina. Qual è la situazione ora? È in contatto con il presidente Putin?

Volodymyr Zelensky, presidente dell'Ucraina:
"Sì, lo sono quando serve. Ho parlato con il presidente russo proprio prima dell'entrata in vigore del cessate il fuoco (dalle 00:01 del 27 luglio 2020, ndr). Abbiamo discusso le complicate questioni per rispettare il cessate il fuoco. Finora c'è un risultato di questo dialogo e lo vediamo. Non è ancora sufficiente.
Non temo il dialogo diretto con il presidente russo. Penso che sia la cosa giusta da fare.
Se abbiamo la possibilità di parlare e i risultati di questi colloqui possono aiutare ad andare avanti verso la fine della guerra, deve essere fatto: non importa come le persone o intere regioni del paese possano reagire.
Se non ci sarà un dialogo, non ci saranno risultati. Questo lo capisco molto bene. Se non c'è dialogo, se non ci sono telefonate quando è necessario, non ci sarà un risultato, non ci sarà pace. Ne sono convinto".

- Sasha Vakulina, giornalista di Euronews:
Mentre il protocollo di Minsk e i colloqui sul formato Normandia si occupano della situazione nell'est dell'Ucraina, come procedono i negoziati riguardanti la Crimea e la sua annessione?

"Nessuno vuol parlare della Crimea"

Volodymyr Zelensky, presidente dell'Ucraina:
"Quando si tratta della Crimea la situazione è ancora più complicata. Vi dirò onestamente, ci ho pensato molto, che nel formato Normandia nessuno vuole parlare della Crimea, soprattutto la Russia. Ho sollevato la questione. Ma abbiamo dedicato tutto il tempo al Donbass. La Russia non ne vuole parlare e non ho paura di dirlo.
Non avremmo dovuto lasciargli prendere la Crimea. Questo è un grosso problema. Non avremmo dovuto.
Ma oggi non possiamo prenderci a calci per quello che è successo. Sono sicuro che un giorno tutti ne saranno responsabili. Molte persone vi hanno partecipato.
Ma la Crimea è il nostro territorio. Noi la riporteremo indietro.
Ma non esiste ancora una piattaforma seria ed efficiente per discuterne, a parte i nostri colloqui internazionali e gli accordi con i nostri partner stranieri che hanno portato a sanzioni e pressioni sulla Russia per l'annessione illegale della Crimea.
L'ex presidente Poroshenko ha detto che la cosa andava avanti e che si era fatto molto per riportare la Crimea all'Ucraina. Infatti ci sono casi in tribunale, ci sono colloqui internazionali. Ma vi dico sinceramente che per ora non esiste un tavolo di trattativa per sollevare la questione-Crimea.
E penso che se un tavolo di confronto non è stato creato in questi sei anni, forse non accadrà mai. Tranne le sanzioni, e sono molto grato ai nostri partner per queste sanzioni. Ne abbiamo discusso e i nostri partner stanno estendendo queste sanzioni. Non solo l'Europa, ma anche gli Stati Uniti e altri paesi che ci stanno aiutando molto.
Questo è tutto ciò che vedo.
Ho intenzione di fare qualcos'altro? Si, certo".

Ian Langsdon/Copyright 2019 The Associated Press. All rights reserved.
Zelensky e Putin durante il vertice all'Eliseo, lo scorso 9 dicembre 2019.Ian Langsdon/Copyright 2019 The Associated Press. All rights reserved.

- Sasha Vakulina, giornalista di Euronews:
È una questione di priorità? La situazione nel Donbass ha priorità rispetto alla Crimea?

Volodymyr Zelensky, presidente dell'Ucraina:
"Entrambi i problemi sono una priorità. Non esiste differenza tra queste due situazioni. L'unica cosa è che nel Donbass la gente sta morendo...
Questo particolare fattore umano, per me personalmente, viene prima di tutto. Ma sono veri problemi, perché entrambi i territori sono nostri, devono tornare a noi".

- Sasha Vakulina, giornalista di Euronews:
-Torneranno?

Volodymyr Zelensky, presidente dell'Ucraina:
"Certo!"

Sasha Vakulina, giornalista di Euronews:
Quando?

Volodymyr Zelensky, presidente dell'Ucraina:
"Ancora una volta 'quando'? Sa, a volte nei film si dice: "Sarai il primo a saperlo".

"Caso-Trump? Sono molto tranquillo"

- Sasha Vakulina, giornalista di Euronews:
Non tanto in Ucraina, quanto all'estero, nell'ultimo anno c'è stata molta attenzione alla situazione che ha coinvolto lei e il presidente degli Stati Uniti, il cosiddetto "Ukrainegate" (i rapporti tra USA e Ucraina, con richieste di Trump di "infangare" l'avversario politico Joe Biden, culminata in una telefonata, il 25 luglio 2019, tra la Casa Bianca e Zelensky, tenuta inizialmente top secret, ndr).
Cosa sta succedendo ora? Per voi è tutto passato?

AP
25 settembre 2019, New York. Trump allunga la mano verso Zelensky: chiede aiuto per l'affare-Biden?AP

Volodymyr Zelensky, presidente dell'Ucraina:
"Sa, sono molto tranquillo su questo caso, davvero.
Ho avuto un incontro con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Sono molto grato a lui, alla sua staff e in generale sono molto grato per il sostegno bipartisan degli Stati Uniti all'Ucraina. Stanno davvero sostenendo l'Ucraina e non si tratta solo degli aiuti militari che hanno aumentato, e delle nostre esercitazioni militari con la NATO, delle nostre esercitazioni navali e anche di come ci sostengono geopoliticamente e con le sanzioni alla Russia. Per esempio, ci hanno davvero sostenuto quando si è trattato del gasdotto Nord Stream2.
Gli Stati Uniti stanno facendo molto per l'Ucraina. E io sono davvero grato a loro come cittadino ucraino, prima di tutto, e poi come presidente.
Ecco perché intervenire alle elezioni presidenziali americane è il più grande errore che un leader di qualsiasi altro Stato indipendente possa commettere. È una loro scelta.

Efrem Lukatsky/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved
Zelensky con il Segretario di Stato americano Mike Pompeo, a Kiev, il 31 gennaio 2020.Efrem Lukatsky/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved

Sasha Vakulina, giornalista di Euronews:
-C'è ancora qualcosa - per così dire - dietro le quinte riguardo alla situazione tra lei e il presidente Trump?

Volodymyr Zelensky, presidente dell'Ucraina:
"Con tutti i leader dello Stato che incontro c'è sempre qualcosa dietro le quinte. Sempre, e questo è vero. Sempre. E questo è normale, perché ci sono molte cose che non si possono raccontare. Perché alcune di esse sono strategiche.
Come dice lei: "C'è un piano B o un piano C?"
Sì, c'è.
"Può parlarne?"
No, non posso.
"Perché?"
Perché altrimenti salta tutto. Semplicissimo.
Sono solo informazioni inutili".

"Dobbiamo diventare il paese che l'Europa vorrebbe con sè"

Sasha Vakulina, giornalista di Euronews:
"Parliamo del partenariato e delle relazioni dell'Ucraina con i suoi partner e con gli altri paesi. Parliamo dell'Ucraina e dell'Unione Europea. La citerò. Alla videoconferenza dei leader dell'UE e del Partenariato orientale (Armenia, Azerbaigian, Moldavia, Ucraina, Georgia e Moldavia, ndr) di giugno lei ha detto: "L'Ucraina richiede una piena adesione all'UE, ma l'attuale formato non è sufficiente". Ritiene che l'UE stia in qualche modo mantenendo le distanze?

Volodymyr Zelensky, presidente dell'Ucraina:
"Credo che l'Unione Europea voglia l'Ucraina come partner e che voglia l'Ucraina nell'UE. Non tutti gli Stati membri dell'UE lo vogliono, è vero, non tutti i paesi. Mi sembra che non siano sicuri al 100% dell'Ucraina. In secondo luogo, penso che l'Europa sia cauta nei confronti della Russia, perché la Russia dimostra di non volere che l'Ucraina sia pro-Europa. Hanno i loro affari in corso, le loro relazioni, i loro paesi amici. Ma oggi vediamo come l'Europa agisca con le sanzioni, come l'Europa ci sostenga. Anche se significa perdere soldi a causa delle sanzioni contro la Russia. Sono grato a loro per questo.
Penso che ciò che è importante per il popolo ucraino è la posizione dell'Europa al 100% chiara sull'Ucraina. E ho chiesto a molti leader europei: cosa volete che facciano gli ucraini, passo dopo passo, per diventare membri dell'UE?
E quando i cittadini ucraini riceveranno questa risposta, vedranno di quanto tempo avranno bisogno per fare ciò che è richiesto e se siamo in grado di farlo, e quando. Ciò che è evidente è la consapevolezza di averne bisogno, in questo momento. Sia l'Ucraina che l'Europa ne hanno bisogno, l'una dell'altra, ora.
Se l'Europa ci vuole, se vogliamo stare con l'Europa, penso che dobbiamo semplicemente diventare il paese che l'Europa vorrebbe davvero con sè. E poi nessuno avrà più dubbi sull'Ucraina".

Euronews
Un momento dell'intervista.Euronews

"Se fossi in Lukashenko..."

Sasha Vakulina, giornalista di Euronews:
Le proteste in Bielorussia sono sempre più spesso paragonate alla rivoluzione di qualche anno fa, in Piazza Maidan, in Ucraina. Vede delle somiglianze? E in che misura?

Volodymyr Zelensky, presidente dell'Ucraina:
"Non vorrei che avessero eventi simili a quelli che abbiamo avuto noi nel 2014. Non voglio che la gente bielorussa muoia, non voglio che venga uccisa a colpi di pistola o che si verifichino altri gravi spargimenti di sangue causati dal governo. Non voglio questo, ed è per questo che non vorrei che la gente bielorussa debba subire qualcosa di simile. Questa è la prima cosa".

Efrem Lukatsky/Copyright 2017 The Associated Press. All rights reserved.
In ricordo delle vittime di Piazza Maidan, a Kiev.Efrem Lukatsky/Copyright 2017 The Associated Press. All rights reserved.

"In secondo luogo, penso davvero che non sia troppo tardi per le autorità e la società per avviare un dialogo e tutto finirebbe, in un modo o nell'altro. Il risultato non ha importanza. Qui non si tratta del risultato. Qui si tratta del modo in cui si arriva al risultato. Questa strada non deve essere lastricata di sangue. E la terza cosa che posso dirvi onestamente, ma non la dirò in quanto presidente dell'Ucraina, la dirò come semplice cittadino. Non voglio assolutamente intervenire nelle elezioni bielorusse e non lo farò. L'Ucraina non interverrà. È la loro politica. Ma penso che...
Se mi chiedessero cosa farei se fossi...".

- Sasha Vakulina, giornalista di Euronews:
Cosa farebbe se fosse Aleksander Lukashenko?

Volodymyr Zelensky, presidente dell'Ucraina:
"Sinceramente?"

- Sasha Vakulina, giornalista di Euronews:
Si.

Volodymyr Zelensky, presidente dell'Ucraina:
"Immaginate che io sia fiducioso in me stesso, che abbia fiducia nel voto della gente. Sono una persona sicura di me.
Come posso calmare tutti? Direi sicuramente: "Tra un mese ci sarà un nuovo voto. E mi candido per le nuove elezioni. Chi vuole candidarsi, faccia pure".
Inviterei tutti, tutti gli osservatori internazionali, tutti! Inviterei i tedeschi, gli ucraini, i russi, i kazaki, gli azeri, gli americani, i francesi... Inviterei assolutamente tutti! E direi al popolo bielorusso: "Per favore, eleggete chi volete".
E dopo questo risultato, non ci sarebbero più proteste. Ne sono convinto.

"Se Lukashenko vincesse, sarebbe lui il presidente. Se vincesse qualcun altro, sarebbe qualcun altro. Ma tutti sarebbero tranquilli e senza sangue.
Sarebbe giusto e farebbe la storia".
Volodymyr Zelensky
42 anni, presidente Ucraina
AP/Ukrainian Presidential Press Office
Zythomyr (Ucraina), 4 ottobre 2019: Zelensky incontra il presidente bielorusso Lukashenko.AP/Ukrainian Presidential Press Office

Link utili

Sito ufficiale del presidente dell'Ucraina

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